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Banche e reti di consulenti, un maggiore ruolo sociale

26 Maggio 2015 09:48
financialounge -  Assoreti credito d'impresa debito pubblico promotori finanziari settore bancario settore immobiliare
I risparmiatori italiani desiderano un ampliamento del ruolo sociale svolto dalle banche e dalle reti di promotori finanziari: si augurano che, in un momento economico che nel suo complesso resta percepito come difficile per il Paese, gli istituti di credito e i consulenti possano contribuire, insieme con altri soggetti istituzionali, a risolvere problemi che hanno importanti riflessi sociali. È uno degli aspetti più qualificanti che è emerso dalla ricerca «Banche e consulenza finanziaria: il ruolo di oggi e nell’Italia di domani. Opinioni e attese», commissionata a GfK Eurisko dall’Assoreti, l’associazione delle società per la consulenza agli investimenti, e che è stata presentata nel corso del convegno "Le reti: un modello industriale al servizio della consulenza", tenutosi il 23 maggio a Capri.

Una larga maggioranza del campione dell’indagine (cioè l’83% dei duemila individui capifamiglia, 500 di quali clienti delle reti di promotori, di età compresa tra 30 e 60 anni, titolari di un conto corrente bancario o postale o di una polizza assicurativa, e rappresentativo di dodici milioni di nuclei familiari) auspica proprio che il ruolo del sistema bancario e dei consulenti possa essere in futuro molto più utile per l’economia rispetto a oggi. Sono numerose le aree in cui questo ruolo potrebbe esprimersi.
Sarebbe importante, per esempio, promuovere accordi tra Stato e industria finanziaria per facilitare l’acquisto della casa per tutti (lo dichiara l’86% del campione); proporre iniziative e prodotti, anche in accoro con lo Stato, per aumentare il finanziamento alle piccole e medie imprese (84%); aiutare lo sviluppo destinando il risparmio raccolto in un determinato territorio alle imprese migliori che vi operano (80%); promuovere con altre istituzioni la costituzione di un fondo per abbassare il debito pubblico (78%).
L’auspicio di un ruolo sociale più incisivo riguarda anche le reti di promotori finanziari: il 70% del campione riterrebbe importante che in futuro le reti estendano l’offerta a prodotti d’investimento con finalità economico-sociali, per esempio prodotti specializzati in aziende che operano in una determinata area territoriale o in nuove aziende promosse da giovani imprenditori.
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