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Idee di Investimento - Azioni - 18 maggio 2015

18 Maggio 2015 09:40
financialounge -  idee di investimento livello di rischio mercati azionari portogallo spagna volatilità
Investitori sempre più avidi, in termini di rendimento, e prudenti, sotto l’aspetto del grado di accettazione del rischio. È quello che emerge dai primi risultati dell’edizione 2015 della ricerca Schroders Global Investment Trends Survey, che ha coinvolto più di 20.000 investitori finali in 28 Paesi, riportati nell’articolo “Investitori, perché è indispensabile la consulenza professionale”: a livello mondiale cresce infatti la fiducia degli investitori sulle opportunità di ottenere rendimenti a doppia cifra nei prossimi 12 mesi, ma quasi la metà dei loro portafogli verrà allocata in asset class con basso profilo di rischio/rendimento, mentre l’orizzonte d’investimento predominante rimane di breve termine. Una evidente contraddizione che deve assolutamente essere evitata facendo affidamento sui preziosi consigli dei consulenti che sicuramente non disdegneranno di raccomandare in questa fase una maggiore protezione nei portafogli.
A questo proposito, gli esperti di Goldman Sachs Asset Management (“GSAM”), nell’articolo “Asset allocation, aggiungere qualche protezione dai ribassi”, pur ammettendo che per il momento, hanno scelto di non seguire il suggerimento del famoso adagio di borsa «Sell in May and go away» (vendi in maggio e vai via) perché nei prossimi mesi lo scenario macroeconomico rimarrà favorevole agli asset maggiormente esposti al rischio, si permettono di indicare un accorgimento: quello di aggiungere nei portafogli orientati al rischio una certa protezione dai ribassi, in caso di ulteriore deterioramento dei dati statunitensi o di sviluppi sfavorevoli sul fronte greco.
E in caso di un aumento dei tassi di interesse? Per David Jilek, Chief Investment Strategist Gateway Investment Advisers (gruppo Natixis Global Asset manamanet) una conseguenza potrebbe essere la necessità per gli investitori di adeguare alcune delle asset allocation in portafoglio per aumentare la probabilità di conseguire i propri obiettivi a lungo termine. Ecco due tecniche suggerite nell’articolo “Le tre strategie per sfruttare le prossime mosse della Fed”: 1) Continuare a preferire le azioni rispetto alle obbligazioni. La normalizzazione della politica monetaria è un segno di miglioramento economico, il proseguimento dello scenario economico positivo che ha contribuito a spingere il mercato verso l'alto negli ultimi anni. Di conseguenza, gli investitori a lungo termine dovrebbero sentirsi a proprio agio nell'affrontare l’eventuale calo di prezzi azionari derivante dalle azioni della Fed. 2) Trarre vantaggio dalla volatilità sui mercati azionari con attenzione alla gestione del rischio. Gli investitori che intendono ridurre la propria esposizione alle obbligazioni sensibili ai tassi senza assumersi interamente il rischio legato ai mercati azionari, possono potenzialmente beneficiare della volatilità azionaria tramite l'utilizzo di strategie di copertura.
Per quanto riguarda invece le opportunità ancora disponibili sui mercati azionari, Andrew Tong, Head of Asian Equity, di Union Bancaire Privée (UBP) non ha dubbi. Per il gestore, come ha modo di spiegare nell’articolo “Tutte le ragioni per investire nell’azionario asiatico”, l’attuale contesto di mercato, anche tenendo conto del probabile rialzo dei tassi da parte della Fed nella seconda metà dell’anno (sebbene a un ritmo graduale), rimane favorevole all’azionario asiatico, e in particolare a Cina e India, grazie ai tassi d’interesse bassi e ad un elevato livello di liquidità.
Per gli esperti di Anima Sgr, invece, bisogna continuare a privilegiare sia le Borse europee che quella di Tokyo, ma riducendone leggermente l’esposizione alla luce delle possibili fasi di tensione dei mercati. In ogni caso, l’opinione del team gestionale di Anima espressa nell’articolo “Ancora positivi, ma meno esposti, su Europa e Giappone” è che i mercati azionari e, in generale, le asset class più rischiose, comprese quindi le obbligazioni societarie e specialmente gli high yield, continuano ad essere quelle su cui puntare.
E, se è vero che l’Europa, in virtù di molteplici fattori macroeconomici di supporto, è da considerarsi una delle più stimolanti opzioni di investimento azionario per i prossimi 12 mesi, la Spagna e il Portogallo rappresentano, più nello specifico, due delle più interessanti opportunità. Tuttavia, sebbene in questi due listini vi siano ancora ampi spazi di crescita nonostante gli indici di Borsa sia siano distinti da inizio anno, la selezione dei settori e dei titoli farà la differenza in termini di rendimento per l’investitore. Ecco perché, come argomentato nell’articolo “Spagna e Portogallo, a cavallo della ripresa della periferia”, è comunque consigliato affidarsi ai gestori che abbiano mostrato negli anni una persistenza delle performance in questi mercati come, in particolare, l’FF Iberia Fund, il fondo di riferimento nella categoria, di Fidelity Worldwide Investment. Il comparto, forte delle 5 stelle Mornigstar e dell’essere il fondo di maggior successo in termini di asset, è caratterizzato dalla capacità di sovraperformare in maniera strutturale sia l’indice di riferimento che la media dei fondi concorrenti di categoria.
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