Europa
Borsa Europa, ecco la mappa del recupero del 2015
7 Maggio 2015 10:05
Nel primo trimestre di quest’anno i ricavi delle imprese europee dovrebbero essere cresciuti in media del 6,5% rispetto allo stesso periodo del 2014 mentre i profitti dovrebbero aver registrato un aumento del 2,8%. Il rapporto prezzo/utili (p/e) dell’indice Stoxx 600 europeo si posizionerebbe di conseguenza a quota 16,5, al di sopra della media decennali (14,5).
Sono queste le ultime stime elaborate dagli analisti di Thomson Reuters ricavate in base ai report rilasciati dalle 31 società europee quotate in Borsa che hanno già comunicato i risultati del primo trimestre di quest’anno. Un esame più attento dei bilanci mette in evidenza però che, sebbene i margini operativi europei siano finalmente rimbalzati, la ripresa non è uniforme.
I margini di profitto paneuropei dovrebbero infatti migliorare passando dal 6,9% del 2014 al 7,2% di quest’anno ma con risultati molto differenti a livello di settori; i margini continuano a soffrire nei settori energia, materiali di base e telecom: al contrario sono in espansione nei settori industriale, beni discrezionali e nella tecnologia. Inoltre mentre i margini delle imprese tedesche sono già sui massimi dal 2006, in alcuni paesi (come l’Italia), si registrano miglioramenti sensibili rispetto ai dati depressi degli ultimi tre anni.
“Abbiamo notato un miglioramento del consenso di mercato relativamente alle stime di utili in Europa per la prima volta negli ultimi 4 anni. Abbiamo discusso anche al nostro interno la prospettiva di aggiornamento dei profitti aziendali europei alla luce del fatto che, dopo 210 settimane consecutive di downgrade (riduzione degli utili attesi)i, nelle ultime tre settimane l'Europa ha registrato un saldo positivo tra upgrade (rialzo delle attese sugli utili) rispetto ai downgrade per la prima volta dall'inizio del 2011. Ancora più di rilievo è sottolineare che non si tratta solo di uno o due settori trainanti dal momento che 8 settori su 10 settori stanno contabilizzando stime al rialzo rispetto a tre mesi fa: in particolare, ora prevediamo una crescita dei profitti netti europei del 12%” fanno sapere gli esperti di Morgan Stanley Equity Research.
Sono queste le ultime stime elaborate dagli analisti di Thomson Reuters ricavate in base ai report rilasciati dalle 31 società europee quotate in Borsa che hanno già comunicato i risultati del primo trimestre di quest’anno. Un esame più attento dei bilanci mette in evidenza però che, sebbene i margini operativi europei siano finalmente rimbalzati, la ripresa non è uniforme.
I margini di profitto paneuropei dovrebbero infatti migliorare passando dal 6,9% del 2014 al 7,2% di quest’anno ma con risultati molto differenti a livello di settori; i margini continuano a soffrire nei settori energia, materiali di base e telecom: al contrario sono in espansione nei settori industriale, beni discrezionali e nella tecnologia. Inoltre mentre i margini delle imprese tedesche sono già sui massimi dal 2006, in alcuni paesi (come l’Italia), si registrano miglioramenti sensibili rispetto ai dati depressi degli ultimi tre anni.
“Abbiamo notato un miglioramento del consenso di mercato relativamente alle stime di utili in Europa per la prima volta negli ultimi 4 anni. Abbiamo discusso anche al nostro interno la prospettiva di aggiornamento dei profitti aziendali europei alla luce del fatto che, dopo 210 settimane consecutive di downgrade (riduzione degli utili attesi)i, nelle ultime tre settimane l'Europa ha registrato un saldo positivo tra upgrade (rialzo delle attese sugli utili) rispetto ai downgrade per la prima volta dall'inizio del 2011. Ancora più di rilievo è sottolineare che non si tratta solo di uno o due settori trainanti dal momento che 8 settori su 10 settori stanno contabilizzando stime al rialzo rispetto a tre mesi fa: in particolare, ora prevediamo una crescita dei profitti netti europei del 12%” fanno sapere gli esperti di Morgan Stanley Equity Research.
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