Perché il dollaro forte minaccia imprese e crescita USA

Il forte aumento del dollaro rischia di minare la fiducia delle imprese negli Stati Uniti e di spingere l'economia del paese verso una fase di rallentamento. Ad affermarlo è Larry Fink, Chairman and Chief Executive Officer di BlackRock, il più grande asset manager al mondo in virtù dei 4.700 miliardi di dollari in gestione.
L'allarme prende spunto dall’aumento del 25 per cento registrato dal biglietto verde contro un paniere di altre valute negli ultimi nove mesi, ovvero da giugno 2014 a oggi.

"Mentre l'economia statunitense, nel suo complesso, non è eccessivamente esposta alle esportazioni, molte delle nostre aziende più grandi e più influenti lo sono" ha sottolineato Larry Fink che ha poi aggiunto: "Siamo convinti che questo porterà ad una erosione della fiducia da parte dei CEO al punto da rallentare sia le decisioni di investimento e sia la futura crescita negli Stati Uniti".
Larry Fink evidenzia però anche un altro pericolo. Si tratta, in particolare, del rischio che l'allentamento monetario abbia gonfiato bolle speculative dal momento che gli investitori, in particolare i fondi pensione (ma non solo), alla ricerca di rendimento in un contesto di tassi di interesse bassi sono spinti ad investire in classi di attività più rischiose.
“La situazione sta peggiorando ogni giorno. Questo mix di attività rischiose in crescita e di rendimenti in contrazione sta creando un pericoloso squilibrio. Purtroppo i responsabili di politica monetaria non sembrano consci sufficientemente del dilemma che, con le loro mosse, stanno imponendo agli investitori: cercare di raggiungere il rendimento e continuare ad alimentare una bolla in espansione o rimanere in disparte e guardare le passività crescere senza nessuna posta in attivo capace di coprire le prestazioni future” ha concluso Larry Fink.