MiFID II

SdR15, oggi la chiusura della tre giorni

27 Marzo 2015 09:30
financialounge -  MiFID II salone del risparmio SDR15
Per Fabio Galli, direttore generale di Assogestioni, l'impianto normativo italiano potrà aver qualche impatto sull’industria italiana del risparmio gestito ma risulta allineato alla Mifid 2.
Un commento, quello di Fabio Galli, formulato ieri, nella seconda giornata del Salone del Risparmio (che si concluderà oggi all’Università Bocconi di Milano) dedicata prevalentemente alla regolamentazione europea e, in particolare, agli inducements (i vari incentivi legati al collocamento dei prodotti finanziari) con particolare riferimento al futuro rapporto tra produttori, distributori e clienti finali.
Tra gli altri commenti della seconda giornata, si segnalano quelli di Guy Sears (Director - Risk, Compliance and Legal di IMA, l’associazione dell'industria del gestito del Regno Unito), Salvatore Gnoni (Investment and Reporting Division di ESMA) e Christian Dargnat (Presidente di EFAMA).
Quest’ultimo ha riferito che da qui al 2017 (anno di entrata in vigore della Mifid 2) si dovrebbe assistere ad un cambiamento nell'attività dei distributori, ma si dovrebbe puntare a scongiurare gli effetti negativi registrati in paesi come l'India, il Regno Unito e i Paesi Bassi dove il divieto agli inducements è stato già introdotto e ha inciso in maniera importante sullo sviluppo dell'industria. “La regolamentazione europea riconosce le differenze tra i diversi paesi e quindi, anche su temi delicati come l'inducements e gli incentivi non monetari, prevede dei margini di manovra per adattare al meglio la normativa" ha tuttavia tenuto a precisare Salvatore Gnoni dell'ESMA.
Positivo, infine, il bilancio della seconda giornata che si è chiusa con oltre 4.000 addetti ai lavori che hanno animato gli spazi dell’Università Bocconi.
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