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Le azioni australiane stanno tornando di nuovo interessanti

5 Marzo 2015 10:15
financialounge -  BlackRock mercati azionari Russ Koesterich
Per la prima volta da un po’ di tempo a questa parte, i recenti dati economici hanno favorito le azioni europee. Nel frattempo, però, gli investitori continuano a dare la caccia al reddito anche perchè i rendimenti dei titoli a reddito fisso toccano nuovi minimi in tutto il mondo: un contesto nel quale le azioni australiane, in particolare quelle delle banche che pagano un generoso dividendo, sono tornate ad essere interessanti.
Sono queste, in estrema sintesi, le annotazioni operative che emergono dal commento ai mercati del 2 marzo 2015 di Russ Koesterich, Strategist Global Chief Investment di BlackRock. I tassi di interesse continuano a sondare livelli sempre più bassi nonostante i dati economici al di fuori dell'Europa migliori e la sensazione che la Federal Reserve (Fed) sia prossima ad indicare esattamente quando alzerà i tassi di interesse.
“A nostro avviso, la Fed è più vicina alla «normalizzazione» della propria politica monetaria di quanto i mercati sembrano credere. Potremmo verificare già nella riunione di questo mese della Fed toni più possibilisti che lascino la porta aperta per un aumento dei tassi a giugno” dice Russ Koesterich per il quale, in ogni caso, il rendimento del Treasury a 10 anni, nonostante sia al 2%, sembra comunque generoso rispetto all'Europa, dove il bund decennale paga soltanto lo 0,3%.
“La persistenza di bassi rendimenti sta avendo l'effetto prevedibile di spingere gli investitori affamati di «income» verso i sostituti del mercato obbligazionario. La scorsa settimana 2 miliardi di dollari sono affluiti nei fondi azionari con un dividendo solido. Un esempio interessante della ricerca di rendimento è evidenziato dal recente rimbalzo delle azioni australiane. Siamo stati negativi su questa asset class dallo scorso gennaio. Ma, più di recente, il mercato australiano si è ripreso, nonostante i prezzi bassi delle materie prime e le vicissitudini che hanno interessato le compagnie minerarie. L’impressione è che gli investitori guardino con favore alle banche australiane, che pagano dividendi elevati. Di conseguenza, il mercato azionario australiano che offre un dividend yield di oltre il 4%, più del doppio di quello del mercato statunitense, rappresenta un valido porto d’attracco per gli investitori alla ricerca di reddito. Una solida motivazione in base alla quale siamo orientati ad aggiornare la nostra visione sulle azioni australiane portandole al peso del benchmark” sostiene Russ Koesterich.
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