Contatti

BlackRock

Diversificazione, il principale antidoto alla volatilità

23 Gennaio 2015 11:40
financialounge -  BlackRock diversificazione Russ Koesterich volatilità
Non è escluso che i titoli azionari statunitensi possano salire ulteriormente nel corso di quest’anno ma tale percorso rischia di essere caratterizzato da una volatilità molto più elevata rispetto al recente passato. In virtù di questa considerazione, Russ Koesterich, Strategist Global Chief Investment di BlackRock, nel commento ai mercati del 20 gennaio 2015, consiglia di guardare con più attenzione ai mercati internazionali che, invece, potranno beneficiare di valutazioni meno esagerate e di politiche monetarie più accomodanti.

“Questo non significa abbandonare Wall Street ma riteniamo sia un buon momento per gli investitori diversificate al di fuori degli Stati Uniti” dichiara Russ Koesterich per il quale la under performance della Borsa americana da inizio anno rispetto ad altri mercati azionari nonostante la relativa forza economica degli Stati Uniti, è da attribuire alle divergenti politiche delle banche centrali e al fatto che l’equity Usa è attualmente uno dei mercati più costosi del mondo.

L’attuale situazione a Wall Street fotografa un quadro in cui sia le aspettative che le valutazioni appaiono particolarmente elevati. I fondamentali americani appaiono solidi, ma i titoli azionari Usa sono scambiati, in base al rapporto price-to-book (cioè al rapporto prezzo / patrimonio netto), con un premio del 60% rispetto gli altri mercati sviluppati e addirittura dell’80% rispetto all’equity dei Paesi emergenti: cioè li rende per Russ Koesterich vulnerabili a qualsiasi delusione. Un contesto nel quale non aiuta nemmeno la stagione delle trimestrali appena iniziata che, soprattutto nel caso delle banche, ha finora segnalato risultati inferiori alle aspettative.

“Inoltre, gli investitori sono ancora nervosi su ciò che implica il crollo dei prezzi delle materie prime circa l'economia globale. Non soltanto quelli del petrolio ma anche quelli del rame planati la scorsa settimana al livello più basso dal 2009: questo è particolarmente preoccupante dal momento che il rame è uno dei prodotti più sensibili all’economia. Tuttavia, sebbene ciò suggerisce che la crescita globale nel complesso continua ad essere lenta, una parte del crollo dei prezzi di petrolio e rame può essere attribuito ad un eccesso di offerta” fa notare Russ Koesterich.

In questo scenario che spinge gli investitori ad essere più prudenti verso l’azionario, non stupisce che i rendimenti obbligazionari continuino a calare (mentre i loro prezzi, che si muovono in direzione opposta, aumentano): basti pensare che il rendimento del Treasury Usa a 30 anni hanno fissato un nuovo minimo record del 2,40%.

“Tutto questo sottolinea una delle nostre principali tesi d’investimento: essere diversificati, e questo significa individuare opportunità anche al di fuori degli Stati Uniti. Ciò è particolarmente importante oggi, dato che molte economie internazionali, pur incontrando notevoli ostacoli, sono suscettibili di beneficiare di politiche monetarie più espansive” puntualizza Russ Koesterich.
Share:
Trending