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Emergono opportunità nella "vecchia tecnologia" e nei finanziari

8 Gennaio 2015 11:30
financialounge -  Asia BlackRock mercati emergenti Russ Koesterich settore tecnologico
Per l’anno appena iniziato Russ Koesterich, Strategist Global Chief Investment di BlackRock, nel commento ai mercati del 5 gennaio 2015 segnala alcuni temi di investimento: dal dollaro forte alle opportunità ad investire nei titoli della cosiddetta «old technology» e nei finanziari, dall’Asia (Giappone incluso) ai mercati emergenti asiatici.

Queste sue riflessioni partono dagli Stati Uniti dove l'economia sembra aver concluso il 2014 in gran forma ed è in procinto di proseguire nel 2015 su livelli altrettanto sostenuti.
“Il PIL americano del terzo trimestre è stato rivisto al di sopra del 5%, il miglior livello degli ultimi 11 anni. Ma, aspetto ancora più importante, gli indicatori previsionali indicano che tale ritmo dovrebbe proseguire: il Chicago Fed Nazionale Index Activity (CFNAI), un indicatore che mostra una elevata correlazione con la crescita futura, ha appena registrato il suo miglior dato in otto anni” sottolinea Russ Koesterich per il quale, sebbene la crescita più forte degli utili societari dovrebbe, in generale, sostenere il mercato azionario, esistono delle eccezioni.
In particolare, lo strategist vede crescere la pressione sui titoli difensivi, molti dei quali hanno sovraperformato nel 2014: in particolare le aziende di servizi che, spesso, sono trattate in Borsa come una proxy del mercato obbligazionario.

“Lo scorso anno, il settore delle utilities ha beneficiato del calo inatteso dei tassi di interesse. Nel 2015, i rendimenti dovrebbero rimanere bassi, ma ci aspettiamo un certo aumento dei saggi, un processo che è già iniziato per i titoli del Tesoro USA a breve termine. L'aumento dei tassi di interesse è negativo per la dinamica dei dividendi delle utilities che, a fronte di tassi più elevati sono state storicamente scambiate sui listini a valutazioni inferiori: tutto questo risulta particolarmente problematico oggi, visto l’attuale premio del settore sul mercato” fa presente Russ Koesterich.

In Europa, la situazione è molto diversa. I mercati sono presi tra le forze contrarie del crescente rischio geopolitico e il potenziale di rialzo di un ulteriore allentamento da parte della Banca centrale europea (BCE). Il rischio geopolitico in Europa è ancora una volta concentrato sulla Grecia, dove il parlamento non è riuscito a ottenere la maggioranza necessaria per eleggere un nuovo presidente. Ora l’attenzione è sulle elezioni politiche del prossimo 25 gennaio, con il partito di estrema sinistra Syriza che, in base ai sondaggi, è in testa: un quadro politico che ha creato tensioni sulle azioni europee e sui bond greci.

Ma, almeno, per ora, il contagio ad altri mercati è stato limitato. La mancanza di panico al di fuori della Grecia è in gran parte basata sulla convinzione che la BCE, nel tentativo di combattere la crescente minaccia deflazionistica, amplierà il suo programma di acquisto di asset di debito pubblico europeo. Nel frattempo, in Asia, l'attenzione è rivolta sostenere la crescita attraverso qualsiasi mezzo, sia in Cina che in Giappone.

“In questo contesto, si segnalano alcuni temi chiave per iniziare l'anno. Il primo è rappresentato dalla politica monetaria della Fed meno accomodante, in contrasto con la crescita più debole e con la politica monetaria più espansiva nel resto del mondo. Ciò comporta diverse implicazioni tra le quali la prospettiva di un dollaro più forte. Se il biglietto verde continua ad apprezzarsi, eserciterà una ulteriore maggiore pressione al ribasso sui prezzi delle materie prime” sostiene Russ Koesterich.

In secondo luogo, con i titoli difensivi già a valutazioni elevate e vulnerabili a qualsiasi aumento dei tassi, Russ Koesterich preferisce favorire investimenti più ciclici all'interno dei titoli azionari statunitensi: non a caso, continua a vedere le opportunità nelle imprese della «vecchia tecnologia» e nei finanziari.

Infine, lo strategist, osservando gli stimoli monetari e le riforme strutturali, reputa l'Asia sviluppata (in primis il Giappone) e i mercati emergenti asiatici interessanti mercati in cui investire.
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