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Idee di Investimento - Obbligazioni - 5 gennaio 2015

5 Gennaio 2015 09:40
financialounge -  convertibili gestione attiva High Yield idee di investimento mercati obbligazionari
Nell’articolo “Gestione attiva, perché è indispensabile nel reddito fisso” è stato spiegato come mai, in questo contesto, la gestione attiva dovrebbe essere presa in considerazione soprattutto nell’ambito dei portafogli e delle gestioni obbligazionarie. Un approccio tramite il quale è possibile ampliare la diversificazione (anche in ambito di aree geografiche e valutarie) e adottare scelte di investimento slegate dai benchmark in modo da dare più peso alle emissioni potenzialmente più promettenti anche, e soprattutto, al di fuori dei paesi sviluppati. Stabilità e performance positive sono diventati per gli investitori due obiettivi sempre più difficili da ottenere, rispetto a quanto fatto nel passato: occorre, quindi, essere molto più tattici e gestire in modo attento la sensibilità del proprio portafoglio all’andamento dei tassi.

“Questo è il motivo per cui riteniamo opportuno iniziare a riposizionare il proprio portafoglio obbligazionario su strategie attive con ampia delega gestionale, maggior diversificazione e possibilmente bassa correlazione rispetto ai tradizionali indici obbligazionari. Al contrario, una strategia passiva o vincolata a un benchmark specifico avrebbe poco spazio di manovra e non riuscirebbe ad adattarsi ai continui cambiamenti dei mercati obbligazionari” commenta Luca Giorgi, Responsabile Business Retail BlackRock Italia che poi aggiunge: “Gli investitori devono iniziare a comprendere cosa hanno in portafoglio e a quali tipi di pericoli sono esposti. Le strategie obbligazionarie flessibili consentono infatti al gestore di muoversi dinamicamente all’interno dei mercati obbligazionari, selezionando tatticamente le opportunità che si presentano e tenendo costantemente sotto controllo il rischio del portafoglio”.

Tra le opportunità da cogliere in modo selettivo e con il giusto timing figurano le asset backed Securities (ABS) e le obbligazioni convertibili. “L'avvio del programma di acquisto di ABS da parte della BCE ha già provocato un restringimento degli spread in conseguenza della maggiore liquidità presente sul mercato e della crescita della domanda da parte degli investitori. Mentre liquidità e spread continuano a migliorare, prevediamo che l'impatto verrà avvertito maggiormente nei settori più rischiosi e nell'Europa periferica” precisano Laurence Kubli e Matthias Wildhaber, gestori del JB ABS Fund di Swiss & Global Asset management nell’articolo “ABS e convertibili, due asset obbligazionarie per il 2015”.

Se da un lato gli ABS europei stanno guadagnando attrattiva, alcune modifiche normative sono fondamentali per far fronte a "condizioni di gioco" non uniformi e per assicurare una ripresa a lungo termine del mercato.
“Gli ABS offrono premi di rischio e valutazioni allettanti rispetto alle obbligazioni societarie e ai covered bond. Le tranche più vecchie (risalenti a prima della crisi) offrono titoli di buona qualità con rischio di credito limitato, spesso negoziati sotto la pari. Nell'Europa periferica ci orientiamo sulle tranche senior, in quanto il capitale mezzanino risente di una situazione di scarsa liquidità. Anche le CLO (obbligazioni garantite da prestiti) offrono un buon premio rispetto a diversi altri settori” sottolineano i due gestori mentre Tim Haywood, gestore del JB Absolute Return Bond Fund spiega perché le convertibili rappresentano un’asset class di interesse per il 2015: “In un contesto in cui l’80% delle obbligazioni disponibili nel mondo rende meno del 2%, le tradizionali strategie «buy and hold» non potranno che fornire rendimenti modesti per gli investitori nel reddito fisso. Il debito convertibile rimane una delle nostri asset class preferite. A differenza dei titoli a reddito fisso tradizionali, le obbligazioni convertibili hanno un potenziale di rialzo illimitato e hanno registrato notevoli sovraperformance rispetto all'high yield durante i precedenti cicli di rialzo dei tassi”.

Anche gli specialisti di Natixis confidano sulle convertibili: “Una view positiva giustificata dalla correzione del mercato azionario e dalle valutazioni estremamente interessanti dei titoli convertibili in termini di volatilità implicita. L’assenza di attività sul mercato primario e la ricerca di convessità rafforzano il nostro giudizio. Confermiamo la nostra esposizione, con un delta (sensibilità rispetto alle variazioni del mercato azionario di riferimento) superiore al benchmark” dicono gli esperti della divisione Fixed Income di Natixis Asset Management nell’articolo “Credito, perché la view è positiva per il 2015" che poi aggiungono: “Manteniamo una view positiva sulle obbligazioni corporate. La domanda rimane sostenuta, come dimostra il successo dei collocamenti di nuovi bond sul mercato primario, con richieste costantemente superiori all’offerta. La BCE potrebbe ampliare il proprio bilancio anche tramite acquisti di emissioni corporate non finanziarie; questa voce ha accentuato in generale la contrazione degli spread di credito. Le misure mirate al settore bancario (AQR, stress test) sostengono gli spread sulle emissioni finanziarie, in quanto rassicurano gli investitori e inducono gli istituti di credito a risanare i propri bilanci”. Prospettive moderatamente positive, sempre da parte degli esperti di Natixis, pure sugli high yield. “I risultati societari sono, nel complesso positivi, mentre il focus resta sulla riduzione dell’indebitamento. Si tratta di un mercato tecnicamente poco liquido, ma l’offerta sul mercato primario rimane estremamente limitata. Si registrano flussi in entrata volti a beneficiare di rendimenti divenuti interessanti. Dopo la correzione di ottobre, le valutazioni si sono riportate su livelli interessanti, soprattutto nel segmento con rating B”.
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