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Idee di investimento - Azioni - 29 dicembre 2014

29 Dicembre 2014 10:00
financialounge -  idee di investimento mercati azionari petrolio settore edilizio settore energetico
Tutto considerato Cyril Moulle – Berteaux, Portfolio Manager del MS INVF Diversified Alpha Plus e responsabile del Head of Global Multi-AssetTeam di Morgan Stanley Investment Mangement resta propenso ad adottare un approccio ottimistico nei confronti dell’Eurozona nel prossimo anno. “Secondo i nostri modelli nel 2015 gli utili dell’area cresceranno del 14%, a fronte di un’espansione del Pil dell’1,25%, contro il 5% negli Stati Uniti. Dopo aver generato effetti neutrali o negativi nel 2014, nel corso del prossimo anno l’andamento valutario, i tassi d’interesse e il petrolio dovrebbero contribuire positivamente. Secondo le nostre stime l’effetto combinato di questi tre fattori potrebbe contribuire per circa lo 0,7% alla crescita dei prossimi 12 mesi. In aggiunta la BCE si è impegnata a espandere significativamente il suo bilancio, benché la sua determinazione venga ora messa alla prova con deludente lentezza, e gran parte del contraccolpo inferto dalla Russia alla crescita europea dovrebbe essere ormai stata assorbita” dichiara Cyril Moulle – Berteaux nell’articolo “Azioni Europa, perché restare pazientemente in attesa“ che poi conclude con alcune puntualizzazioni: “Ciò detto, il normale sfasamento temporale tra valuta / tassi d’interesse e crescita, oltre a un colpo ulteriore inferto alle esportazioni europee in Russia, implica che il Pil dell’Eurozona potrebbe riaccelerare solo nel primo o secondo trimestre del 2015, e benché l’ottimismo nei confronti delle azioni europee si sia incrinato, i nostri indicatori della fiducia devono ancora raggiungere i livelli indicanti una totale capitolazione”.

Joost Van Leenders di BNP Paribas Investment Partners, dal canto suo, rivela che, sul mercato azionario e relativamente alle posizioni di portafoglio flessibili multi asset, ha una posizione sovrappesata nel settore delle imprese edili USA. “I recenti rialzi registrati ci inducono ad essere prudenti poiché questi titoli potrebbero subire una flessione di breve periodo. Tuttavia abbiamo mantenuto questa posizione poiché riteniamo che in prospettiva le imprese edili dispongano di margini di rialzo più ampi, grazie a quotazioni interessanti, ordinativi abbondanti e una discreta crescita dei profitti. Sempre per quanto riguarda le azioni, deteniamo un sovrappeso sul mercato tedesco (DAX) mentre sottopesiamo quello svizzero (SMI). L'indice DAX comprende più settori ciclici e invece nell'SMI prevalgono i comparti difensivi. Inoltre le quotazioni del DAX sono relativamente basse mentre l’indice SMI è abbastanza caro, senza contare che le aziende tedesche dovrebbero beneficiare in misura maggiore del deprezzamento dell’euro e continuare a trarre vantaggio anche dall’elevata efficienza operativa, dall'efficace controllo dei costi e dalle condizioni di finanziamento convenienti” spiega Joost Van Leenders nell’articolo “Ribasso del greggio e crollo del rublo: miscela pericolosa per i mercati”.

Il brusco e repentino calo del prezzo del petrolio sta scompaginando gli scenari a breve termine del settore energetico con ripercussioni che potrebbero però farsi sentire anche a medio e lungo temine. In quest’ottica, diventa sempre più importante individuare con successo le forme di energia alternativa più convenienti e sostenibili nel lungo termine, sulle quali, peraltro, indirizzare gli investimenti. “Più del 50% delle nuove capacità di generazione di energia elettrica provengono da fonti eoliche e solari. La crescita del consumo di elettricità e le infrastrutture di rete obsolete creano un collo di bottiglia nella trasmissione e distribuzione. Le «reti intelligenti» offrono una soluzione interessante per risparmiare energia e integrare le fonti energetiche intermittenti e decentralizzate. I fornitori di componenti per reti elettriche, di misuratori intelligenti e di software per le reti hanno «le carte in regola» per beneficiare di un ciclo d'investimento senza precedenti nella rete di trasmissione elettrica USA e cinese, che prevediamo si estenderà anche ad altre parti del mondo” commenta Roberto Cominotto, gestore di portafoglio del JB Multistock Energy Transition Fund nell’articolo “Come guadagnare dalla rivoluzione energetica in atto” che poi aggiunge: “I mercati del riscaldamento / raffreddamento e ventilazione a risparmio energetico stanno attualmente crescendo a un ritmo maggiore rispetto al mercato generale delle costruzioni, e prevediamo che acceleri ulteriormente con la ripresa del mercato residenziale USA”.

A supportare la tesi favorevole ai titoli energetici anche i numerosi indizi in base ai quali, come raccontato nell’articolo “M&A, ora i riflettori si spostano sul settore energia”, l’attenzione degli investitori internazionali si sta rapidamente spostando verso il settore oil & gas, soprattutto dopo la forte correzione delle quotazioni dei titoli del settore a seguito del crollo del greggio: uno scenario nel quale le operazioni come quella della Repsol (che ha acquisito la canadese Talisman per 13 miliardi di dollari, pagando 8 dollari per azione, cioè il 75% in più della media dei prezzi del titolo Talisman degli ultimi 7 giorni prima dell’acquisto) dovrebbero moltiplicarsi coinvolgendo anche i colossi del settore come Exxon Mobil, Royal Dutch, Chevron, Total.
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