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Export Italia, gli USA compensano il deficit russo

24 Ottobre 2014 10:15
financialounge -  esportazioni sanzioni Russia
In un’economia italiana che non cresce, l’export rappresenta una delle poche ancore di salvezza per molte aziende del nostro paese. Peccato che in Europa, uno dei mercati principali per le esportazioni del made in Italy, la domanda di beni e servizi sia anemica e in Russia si aggirino gli spettri di nuove e più insidiose sanzioni economiche che andrebbero a colpire duramente la produzione italiana.

È infatti proprio di ieri la conferma che a settembre l’export dell’Italia verso la Russia è diminuito del 10,2% (contro il +66% degli ultimi quattro anni) portando a un calo di 3,2 miliardi l’interscambio con Mosca da inizio anno. In questo contesto spicca ancora di più il dato sulle esportazioni nazionali negli USA che, peraltro, mostrano una accelerazione: dal +9,4% registrato a fine luglio si è passati al +10,2% di fine settembre.

Il made in Italy si piazza ora all’undicesimo posto nella graduatoria dei big exporter internazionali verso gli Stati Uniti con previsioni di poter entrare presto nella top ten e, soprattutto, di abbattere il muro dei 40 miliardi di dollari di giro d’affari complessivo, grazie anche alla debolezza dell’euro che rende ancora più competitivi i nostri prodotti.

Ma c’è di più.
Nei primi nove mesi di quest’anno, a fronte di 28,1 miliardi di dollari di esportazioni totali dall’Italia le importazioni dagli States sono state 11,4 miliardi generando, pertanto, un saldo positivo di circa 17 miliardi che rafforza la nostra bilancia commerciale. Inoltre ai tradizionali settori punti di forza del made in Italy negli USA (meccanica, moda, arredamento e agroalimentare) si è aggiunto a sorpresa il balzo dell’export dell’alta tecnologia grazie alla produzione ad alto tasso di qualità e specializzazione tipiche della nostra manifattura. Una produzione che spazia a 360 gradi dalla life science all’automazione, dall’hardware alla biotecnologia fino all’elettronica di base.
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