Immobili USA in controtendenza rispetto all’S&P500

In una settimana in cui i mercati azionari sono stati preda delle preoccupazione che l'economia globale stesse vacillando, il settore dei costruttori edili statunitensi ha registrato il più grande guadagno in quasi nove mesi. Gli undici titoli dello Standard & Poor’s Supercomposite Homebuilding Index hanno infatti messo a segno un rialzo dal 6 per cento dal 10 al 17 ottobre, il più grande apprezzamento settimanale dallo scorso mese di gennaio, mentre l’S&P500 ha lasciato sul parterre l’1,1% proseguendo, per la quarta settimana di fila, la sua correzione dai massimi di settembre.

"Anche quando il mercato durante l’ultima settimana stava vacillando, il settore dei costruttori ha sovraperformato", ha detto Megan McGrath, un analista di MKM Holdings LLC a Stamford, Connecticut. Tanti i fattori che hanno determinato questo andamento in controtendenza. In primis il calo dei tassi ipotecari che ha il potenziale di aumentare le vendite di case e fornisce ai costruttori un solido motivo per incrementare nuovi progetti. I tassi medi dei mutui per la casa a 30 anni mutui sono scesi infatti la scorsa settimana al 3,97 per cento, la soglia più bassa dal giugno 2013. Inoltre il Dipartimento del Commercio USA ha dichiarato venerdi che le richieste di case sono salite del 6,3 per cento nel mese di settembre portando le richiesta su base annua a 1,02 milioni, superando la barriera del milione definita "psicologicamente importante" dagli addetti ai lavori.

Il settore dei costruttori edili USA è stato inoltre rinvigorito dalle notizie secondo le quali la Federal Housing Finance Agency (FHFA), che regola Freddie Mac e Fannie Mae (le due aziende specializzate nell'emissione di mutui e nella loro rivendita nel mercato secondario, che forniscono i tassi di riferimento dei mutui ipotecari del mercato americano), prevede nuove misure per incoraggiare i prestiti agli acquirenti che abbiano requisiti inferiori ai punteggi di credito per accedere ai mutui. La FHFA sta inoltre progettando anche uno sforzo che permetterà agli acquirenti di effettuare pagamenti in acconto del 3 per cento sul prezzo di acquisto.

"Questa è una buona notizia: il settore dei mutui è il problema principale di ostacolo alla crescita nelle abitazioni” ha commentato Jeff Meyers, presidente della Meyers Research, un gruppo con sede a Beverly Hills (California) specializzato nella consulenza ai costruttori edili che ha poi aggiunto: "Se, come tutto lascia pensare, la crescita dei posti di lavoro continuerà, farà aumentare la domanda di abitazioni proiettandola a 1,5 milioni di richieste: è solo una questione di quando".