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ETF, perchè gli hedge fund scelgono i più costosi sul mercato

28 Agosto 2014 15:25
financialounge -  ETF hedge fund mercati emergenti SEC
Per quanto possa sembrare paradossale, i gestori di fondi hedge (che sono considerati tra gli attori principali del mercato finanziario e tra i più preparati in assoluto) hanno spesso in portafoglio gli ETF più costosi.

Una tendenza che è stata possibile scoprire dopo che le norme della Securities and Exchange Commission (la SEC, l’omologa americana della Consob italiana) ha obbligato tutti i gestori di investimenti a divulgare periodicamente il contenuto dei portafogli sottostanti: questi report hanno messo appunto in luce che parecchi hedge fund e anche molti investitori istituzionali (fondi pensione, fondazioni, fondi di investimento, casse previdenziali professionali) possiedono alcuni degli ETF più costosi.

Ma per quanto paradossale gli hedge fund hanno le loro buone ragioni per preferire alcuni ETF rispetto a loro simili di categoria più economici. Per esempio, i gestori hedge hanno bisogno di sapere che possono scambiare grandi volumi e ottenere prezzi che non siano sensibili alla liquidità scambiata. Un altro motivo è che dopo aver tenuto in portafoglio un determinato ETF per lungo tempo si sentono a proprio agio con esso conoscendone perfettamente l’andamento in relazione al mercato sottostante.

Un esempio estremo può essere quello di Bridgewater Associates, un asset manager alternativo che è il più grande detentore di iShares MSCI Emerging Markets ETF (EEM), con 3,3 miliardi di dollari di controvalore in portafoglio. Il TER (Total Expense Ratio, cioè il totale di tutte le spese annue in rapporto al patrimonio) dell’ETF EEM è pari allo 0,67 per cento, circa quattro volte di più di ciò che è praticato per molti altri ETF specializzati sui mercati emergenti e che sono comparabili all’EEM.

Se Bridgewater passasse in blocco all’iShares MSCI Emerging Markets ETF (IEMG), che fa pagare invece soltanto lo 0,18 per cento all’anno, potrebbe risparmiare circa 16 milioni di dollari all'anno. Tuttavia, mentre i contratti sull’ETF IEMG totalizzano in media 54 milioni di dollari al giorno, l’ETF EEM scambia 2,1 miliardi di dollari in ogni seduta di Borsa; disponendo in portafoglio 3,3 miliardi di dollari in questa asset class, si può capire perché i gestori Bridgewater preferiscano EEM: dovendo vendere in blocco o una parte consistente di questa posizione tramite l’ETF IEMG potrebbero restare in mano con i titoli invenduti o, nella migliore delle ipotesi, con scostamenti di prezzo notevoli tali da superare ampiamente gli extra costi annui dell’ETF EEM rispetto all’ETF IEMG.

Per il piccolo risparmiatore, al contrario, l’ETF IEMG e, più in generale, gli ETF meno costosi di categoria, risultano più convenienti e possono garantire extra rendimenti nel medio periodo rispetto ai concorrenti più onerosi: ma, come abbiamo visto, i gestori hedge hanno altre esigenze tali da giustificare un extra costo aggiuntivo.
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