Operatori di Borsa più prudenti su Piazza Affari

Luglio porta consiglio tra gli operatori di Borsa.

In base a un sondaggio condotto tra i soci di Assiom Forex, l'associazione che conta 1.300 soci in rappresentanza di 450 istituzioni finanziarie e che promuove l'analisi, lo studio e la ricerca di tecniche, strumenti e tematiche relative ai mercati finanziari, risulta infatti che a luglio la percentuale di coloro che pronosticano un rialzo di Borsa nei prossimi sei mesi è arretrata dal 66% (di giugno) al 46%.

Una tendenza alla maggiore prudenza che si riflette anche nelle percentuali di chi ipotizza una certa stabilità in Piazza Affari (dal 25% di giungo al 39% di luglio) e in quelle di quanti stimano un calo (passati dall’8% al 14%). Le ragioni di questa cautela vanno ricercate, secondo gli analisti che hanno esaminato i risultati, nelle crescenti tensioni geopolitiche (Medio Oriente, crisi russo – ucraina, Libia, Iraq), nei dati macro economici della zona euro inferiori alle attese, nella possibilità di un aumento dei tassi di interesse USA e UK prima del previsto.

Per quanto riguarda invece le prospettive dell’euro, il 55% del campione del sondaggio si è espresso per una svalutazione nel medio periodo contro un 28% di coloro che propendono per la stabilità del cambio e un 12% di quanti ipotizzano un rafforzamento della divisa unica europea.

C’è invece più ottimismo tra gli operatori nell’ambito dello spread: se il 41% degli intervistati lo vede oscillare nei prossimi sei mesi intorno agli attuali livelli di 160 punti base, un 51% ipotizza un ulteriore restringimento mentre un 7% paventa un differenziale rispetto a bund tedesco a 10 anni di oltre i 175 punti base.