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Attivare il GPS per la navigazione dei mercati finanziari

17 Luglio 2014 11:30
financialounge -  Europa Giordano Lombardo mercati azionari mercati emergenti mercato del credito politica monetaria USA volatilità
Le condizioni meteo dei mercati finanziari sembrano buone: la volatilità è estremamente bassa in quasi tutte le classi di investimento, grazie alle politiche monetarie eccezionalmente espansive.
Comunque, così come per il meteo, è indispensabile essere consapevoli che le condizioni dei mercati possano cambiare rapidamente: la storia suggerisce infatti che i periodi di bassissima volatilità dovrebbero essere trattati con scetticismo, perché spesso precedono fasi di turbolenza.

È questa la prima importante annotazione che emerge nella CIO Letter di luglio 2014 a cura di Giordano Lombardo, Group CIO di Pioneer Investments, che argomenta così le attuali strategie di investimento: “Sulla base del nostro scenario principale, riteniamo che il miglioramento dell'economia globale e la repressione finanziaria in atto da parte dalle banche centrali dovrebbero essere ancora moderatamente favorevoli agli investimenti con componente di “rischio”. Comunque, dato che i rendimenti attesi saranno sempre più bassi per tutte le principali asset class, abbiamo già messo in atto un approccio più difensivo, riducendo la dimensione delle nostre decisioni di investimento senza cambiarne l’orientamento e cioè lunghi di attività rischiose ma con cautela”.

Resta il fatto che questo orientamento potrebbe mutare a seguito di cambiamenti nello scenario principale o di eventi imprevisti e imprevedibili. Stando così le cose, lo scenario principale, imperniato sulle molteplici transizioni nelle principali aree economiche, viene confermato pur nella varietà delle singole macro-aree: mentre l’economia degli Stati Uniti si rafforza, l’Europa lentamente torna alla crescita e i mercati emergenti continuano il percorso verso una crescita economica più equilibrata ancorché meno accelerata.

“Affrontiamo specifici rischi con adeguate operazioni di copertura: fra questi citiamo anzitutto la deflazione in Europa e un brusco cambiamento nella politica monetaria degli Stati Uniti. Allo stesso tempo, col progressivo inasprimento delle condizioni finanziarie, è importante continuare a monitorare le valutazioni per tenere presente non tanto le “tempistiche” di un cambio di strategia, quanto il grado di probabilità che certi rendimenti attesi (bassi) poi di fatto si realizzino” puntualizza Giordano Lombardo convinto, più che mai, che sia il momento di mantenere acceso il GPS.

“Il nostro "GPS" (le valutazioni) indica che alcune aree dei mercati finanziari sono particolarmente tirate: titoli di Stato dei paesi core, mercati del credito e la borsa americana sono i maggiori candidati ad essere definiti in “bolla” speculativa”, dichiara Giordano Lombardo che poi aggiunge:
“Dato che le condizioni economiche stanno migliorando negli Stati Uniti, siamo convinti che l'attuale livello dei tassi di interesse reali sia ciclicamente troppo basso. Perciò ci aspettiamo una convergenza dei tassi di interesse verso livelli “normali” (ritorno alla media) come abbiamo sostenuto nella nostra ultima lettera quando invitavamo a diffidare della “nuova” normalità perché pensiamo che il ciclo economico non sia morto. Questa non è una condizione positiva per i titoli di Stato core, dove i rendimenti sono attestati ai minimi storici”.

Da parte loro, le valutazioni dei mercati con rischio di credito sono divenute sempre meno attraenti per gli investitori. Sia i titoli di qualità (investment grade) che quelli del comparto speculativo (high yield) conservano una certa attrattiva in confronto ai titoli di Stato, ma il loro potenziale di ulteriore apprezzamento dai livelli attuali appare molto limitato, mentre i rischi di surriscaldamento sono in aumento. Pertanto i mercati del credito, secondo Giordano Lombardo, meritano di essere maneggiati con cura.

Per quanto riguarda le azioni, i modelli di valutazione di Pioneer Investments basati sul rapporto prezzo/utile (aggiustati secondo il ciclo e su medie di serie storiche lunghe) che aiutano a decidere allocazioni ottimali tra le varie asset class, indicano che l'Europa ed alcuni mercati emergenti (Cina) rimangono le opportunità di investimento più interessanti.
I mercati azionari USA, invece, appaiono meno attraenti secondo i citati parametri di valutazione, così come quelli basati su flussi di cassa e profitti attesi.
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