I promotori preferiscono fondi bilanciati e unit linked

Le reti di promotori finanziari hanno registrato a maggio quasi 1,9 miliardi di euro di raccolta netta mensile frutto della somma di due miliardi, confluiti sui prodotti del risparmio gestito (+8,7% rispetto ad aprile), e del saldo negativo per 164 milioni di euro (contro i -36 milioni ad aprile), relativo alle movimentazioni sui prodotti amministrati.

I dati comunicati da Assoreti - Associazione delle Società per la Consulenza agli Investimenti consentono di scoprire che nel quinto mese dell’anno la categoria di fondi preferita è stata quella degli obbligazionari con 532 milioni di raccolta netta, seguita da quella dei flessibili (361 milioni), dai bilanciati (239 milioni) e dai monetari (56 milioni): in rosso invece la categoria dei fondi azionari (-30,5 milioni).

Da notare, tuttavia, che i prodotti non classificati, cioè i fondi e i comparti di sicav, sottoscritti prevalentemente e indirettamente attraverso unit linked e prodotti previdenziali per i quali non si dispone della corrispondente categoria d'investimento, sono quelli che hanno calamitato le maggiori adesioni mensili (730 milioni): di questi, infatti, ben 658 milioni sono confluiti nelle unit linked che da inizio anno sono riuscite a raccogliere circa 2,2 miliardi di nuove sottoscrizioni nette.

Oltre alle unit linked, i promotori finanziari dimostrano di essere molto attivi pure nel collocamento di fondi bilanciati: infatti se il rapporto tra la raccolta netta da inizio anno di tutti i fondi tramite Assoreti è risultata essere pari al 19,04% (cioè 6,6 miliardi, rispetto ai 34,5 miliardi dell’intero sistema), la percentuale relativa alla raccolta dei soli fondi bilanciati dei promotori sul totale del sistema si attesta al 32,4%.