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La Fed pronta a congelare il bilancio a livelli record

17 Giugno 2014 09:35
financialounge -  bilancio Federal Reserve Fondi obbligazionari Lehman Brothers quantitative easing rendimenti tassi di interesse
I funzionari della Federal Reserve, preoccupati che la vendita sul mercato delle obbligazioni in portafoglio per un controvalore di 4.300 miliardi di dollari potrebbe schiacciare la ripresa degli Stati Uniti, si stanno preparando a congelare il bilancio della Banca Centrale USA vicino ai livelli record per ancora molti anni.

I banchieri centrali della Fed stanno intensificando le azioni per rientrare dalla strategia di quantitative easing (qe) senza precedenti che hanno messo in campo per combattere la peggiore recessione dalla Grande Depressione, ma nel verbale del loro ultimo incontro nel mese di aprile non figura alcuna menzione relativa a possibili vendite di asset in portafoglio.
I funzionari temono infatti che tali vendite potrebbero innescare un brusco aumento dei tassi di interesse a lungo termine, rendendo più costoso per i consumatori acquistare beni a credito e per le imprese investire.

Il passaggio è chiaro: se vengono immessi sul mercato titoli obbligazionari in quantità massiccia, aumenta molto l’offerta di titoli facendone scendere parecchio il prezzo e determinando un rialzo dei rendimenti (che si spostano in direzione opposta ai prezzi). Gli acquisti di asset della Fed hanno ampliato il bilancio della banca centrale USA fino al 25 per cento del prodotto interno lordo dal 6 per cento che erano all'inizio del 2007: la Banca d'Inghilterra è il 24 per cento del PIL, contro circa il 6 per cento del 2007.

Da sempre le banche centrali governano i tassi di finanziamento a breve per le banche lasciando ai mercati la configurazione degli altri tassi di interesse. Le cose però sono cambiate dopo il crollo della Lehman Brothers nel 2008, quando la banca centrale ha tagliato il tasso sui Fed funds quasi a zero. Alla ricerca di altri modi per stimolare la crescita, la Fed ha poi iniziato un tentativo per influenzare i tassi a lungo termine sui mutui per la casa e altri debiti con gli acquisti (quantitative easing) di titoli del Tesoro a lungo termine, titoli garantiti da ipoteca e il debito immobiliare.

I funzionari ora vogliono evitare il ripetersi della reazione violenta vissuta quando Bernanke disse nel giugno di un anno fa che la Fed avrebbe cominciato presto a diminuire i propri acquisti di asset: in meno di tre mesi dopo tali dichiarazioni, i rendimenti dei titoli del Tesoro USA a 10 anni balzarono di 0,81 punti percentuali e i tassi di ipoteca a 30 anni aumentarono di 0,66 punti.

"La reazione stavolta sarebbe 10 volte peggiore e non credo che la Fed voglia correre questo rischio" ha infatti sottolineato Deborah Cunningham, responsabile degli investimenti per mercati monetari globali presso la Federated Investors Inc. di Pittsburgh.
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