ETP, maggio premia ancora gli obbligazionari

Quasi 21 miliardi di dollari.
A tanto ammonta il flusso di sottoscrizioni nette verso gli ETP (Exchange traded products), l’insieme di ETF, ETC ed ETN, nel mese di maggio.

Un risultato significativo sebbene al di sotto dei 33,4 miliardi di aprile. I flussi globali degli ETP nel quinto mese dell’anno sono stati caratterizzati dalla domanda di prodotti a reddito fisso e dall’azionario non statunitense, a seguito dell’ulteriore riduzione dei tassi di interesse e della ricerca da parte degli investitori di opportunità al di fuori del mercato statunitense.

I flussi obbligazionari a livello globale, pari a 14,1 miliardi di dollari, sono stati trainati dai fondi governativi USA a lungo termine e dal corporate investment grade, con interesse esteso anche a segmenti che offrono maggiori opportunità di rendimento come high yield e debito dei mercati emergenti.
Per gli ETP a reddito fisso si tratta di ritmi da record visto che in cinque mesi hanno totalizzato flussi per 40,5 miliardi di dollari, contro i 26,2 miliardi dello stesso periodo del 2013 e ai 27,1 miliardi dell’intero 2013.

Il flusso totale dei ETP azionari è stato di 6,9 miliardi di dollari, più moderato rispetto a marzo e aprile. In particolare l’azionario europeo ha raccolto 4,6 miliardi di dollari aiutati dalle aspettative per gli stimoli della BCE e questo segmento potrebbe siglare il miglior anno dal 2009.

Invece sulla scia del rimbalzo dell’indice MSCI EM, i mercati emergenti hanno raccolto 2,7 miliardi di dollari, mentre l’azionario statunitense ha registrato deflussi netti per 5,1 miliardi di dollari, frutto del deflusso significativi dalle small cap (-6,2 miliardi) e dalle large cap (-1,8 miliardi) solo in parte compensato dagli acquisti di ETP a specializzazione settoriale (1,8 miliardi).