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Antonio Bottillo

La coerenza di un benchmark personalizzato

26 Maggio 2014 10:00
financialounge -  Antonio Bottillo benchmark consulenza finanziaria educazione finanziaria italia livello di rischio
Nell’articolo “Tra la ricerca di rendimento e la protezione del capitale” sono stati commentati i principali dati emersi dall’indagine sugli investitori affluent e High Net Worth che Natixis Global Asset Management (NGAM) ha condotto a livello internazionale. Questo articolo approfondirà un altro tema centrale evidenziato dal sondaggio: i risparmiatori sono maggiormente interessati ai propri obiettivi rispetto ai benchmark di mercato, che invece la maggior parte degli asset manager utilizzano come misura del risultato.

In particolare, i risparmiatori italiani che valutano il loro andamento in base al raggiungimento dei loro obiettivi sono circa più del doppio (45%) rispetto a quelli che si basano sui benchmark di mercato: ben il 77% sarebbe felice di raggiungere i propri obiettivi, anche se questo significa sottoperformare il mercato, e il 68% stabilisce un obiettivo di rendimento indipendentemente dall’andamento dei mercati.

“I risparmiatori italiani si basano sempre più sui propri traguardi di lungo periodo anziché sui movimenti di mercato. Questo è un chiaro segnale che gli asset manager dovrebbero abbracciare un nuovo modo di individuare soluzioni per l’investitore finale, in base ai suoi obiettivi personali. Rendere la performance più individuale aiuta i risparmiatori a rimanere coerenti, a non preoccuparsi dei movimenti dei mercati, a evitare di prendere decisioni sulla base dell’emotività e a rimanere investiti” puntualizza Antonio Bottillo, Amministratore Delegato per l’Italia di Natixis Global Asset Management.

I risparmiatori in Italia ritengono di aver necessità di un rendimento medio annuo dell’8% (sopra l’inflazione) per poter raggiungere i propri obiettivi finanziari, un dato ben al di sopra del rendimento medio dei mercati registrato negli ultimi cento anni. Questa aspettativa alta e non realistica è in netto contrasto con il comportamento dell’investitore e la sua nota avversione al rischio. Questo non vuol dire che i risparmiatori ignorino le sfide che li aspettano, visto che molti sono ben consapevoli che essere troppo prudenti li può penalizzare nel momento in cui desiderano andare in pensione, infatti il 63% degli italiani cita la crescita del capitale come una priorità (il dato a livello globale è del 67%).

“Il problema risiede nel fatto che desiderare qualcosa e fare ciò che è necessario per ottenerlo è profondamente diverso. In questo particolare scenario economico, più che in passato, i risparmiatori hanno bisogno di una guida che li possa aiutare a capire il profilo di rischio del loro portafoglio in modo da strutturare un piano finanziario per il futuro e monitorare l’andamento dei propri investimenti nel tempo” sottolinea Antonio Bottillo.

Più di tre risparmiatori italiani su cinque (61%) non hanno obiettivi ben definiti e ben il 69% non ha un piano finanziario per raggiungerli. Il 44%, inoltre, riconosce di avere necessità di una migliore conoscenza finanziaria. Questo spiega perché il 79% degli italiani investe solo in prodotti che può comprendere. Ma cosa può aiutare i risparmiatori a raggiungere i loro traguardi?

Per il 44% degli italiani intervistati dovrebbe essere una più adeguata conoscenza finanziaria mentre il 68% ritiene che un approccio tradizionale non sia più il modo migliore per ottenere rendimenti. Questo conferma il ruolo chiave della consulenza finanziaria. I risparmiatori italiani si stanno infatti rivolgendo sempre più verso consulenti professionali che li possano guidare verso il raggiungimento dei risultati di investimento desiderati. Il 72% degli intervistati italiani utilizza in qualche modo un consulente (la percentuale più alta registrata a livello globale), in aumento rispetto al 70% del 2013.

“I risparmiatori desiderano un nuovo approccio agli investimenti e una guida che possa aiutarli . Senza un reale cambiamento e un sostegno da parte dei consulenti e promotori finanziari, molti risparmiatori possono rimanere bloccati in un’impasse tra rischio e rendimento, rischiando di non raggiungere i propri obiettivi finanziari. La vera sfida è proporre nuove soluzioni, come la nostra piattaforma Durable Portfolio Construction, in grado di aiutare i risparmiatori a meglio comprendere il rischio per definire strategie e strumenti che possano aiutare nel lungo termine. Il benchmark da tenere in considerazione non è più il mercato, ma il cliente stesso” conclude Antonio Bottillo.
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