Le opportunità di acquisto con la correzione hi tech

Dal massimo del 5 marzo scorso fissato a 4.357 punti all’11 aprile scorso la caduta del Nasdaq Composite Index è stata di oltre otto punti percentuali. Una brusca correzione che ha azzerato i guadagni da inizio anno del basket azionario tecnologico USA portandolo in territorio negativo (-4,2%). Una improvvisa inversione di tendenza che ha fatto sentire i suoi effetti anche sulle performance dei fondi azionari del settore tecnologico la cui perdita media da inizio anno si è così attestata a -2,2%.

Tuttavia, i rendimenti a un anno e quelli di medio lungo termine sono rimasti ampiamente positivi: negli ultimi 12 mese la performance media dei fondi di settore segnava +13,47%, a 3 anni un +28,0% e a cinque anni un +101,9%. Secondo gli esperti la correzione dei titoli del settore era piuttosto prevedibile visti alcuni eccessi (soprattutto, ma non solo, nel segmento Internet e in quello delle biotecnologie) e quindi non soltanto fisiologica ma persino salutare. Permette infatti agli investitori poco esposti o del tutto non investiti nel settore tecnologico di posizionarsi a prezzi più ragionevoli magari rivalutando alcuni big del settore un po’ trascurati (come per esempio Cisco systems, Ibm, Oracle, Microsoft, Intel) solo perché, pur continuando a fare profitti, non crescevano molto o lo facevano a ritmi blandi rispetto alle società legate a Internet, ai social network e al biotech.

La raccomandazione, per i risparmiatori interessati a investire in questo settore, è tuttavia di farlo tramite gestori specializzati, come per esempio quelli che guidano i comparti JPM Europe Technology e FF - Global Technology Fund, capaci di selezionare i titoli delle società che potranno fare meglio della media di mercato o che effettivamente ai prezzi attuali siano diventate convenienti evitando invece i titoli eccessivamente rischiosi.