High yield, alto rischio e alto rendimento

Hanno evidenziato una volatilità (e, quindi, una rischiosità) quasi tre volte quella dell’indice generale dei fondi obbligazionari. Ma hanno saputo ripagare con ricche soddisfazioni i sottoscrittori che li hanno scelti. Stiamo parlando dei fondi high yield Europa, i prodotti del risparmio gestito focalizzati sulle emissioni a reddito fisso prevalentemente (ma non esclusivamente) espresse in euro e nelle altre valute europee con rating inferiore all’investment grade.

Un focus, quest’ultimo, che non è tuttavia assolutamente vincolante per i gestori che, infatti possono pescare anche titoli nell’ambito dei corporate bond investment grade così come puntare su emissioni obbligazionarie senza rating. In tutti i casi, i fondi high yield Europa vantavano, al 14 marzo scorso, un rendimento da inizio anno del 2,11% , a un anno del 9,01% e a tre anni del 25,94%: performance che si confrontano, rispettivamente, con il +1,45, il +3,82% e il +11,9% dell’indice generale dei fondi obbligazionari.

Rendimenti che sono stati addirittura superiori per i fondi best performer di categoria tra i quali si sono distinti i comparti Morgan Stanley Investment Funds European Currency High Yield Bond e JPMorgan Funds – Europe High Yield Bond, comparti che possono contare su team con pluriennale esperienza nel settore high yield: panel di specialisti che, a loro volta, sfruttano le sinergie tra i diversi team della casa d’investimento.
Infatti, molto spesso, la scelta dei titoli da inserire in portafoglio sono la risultante dell’analisi incrociata tra gli esperti a reddito fisso e gli analisti azionari che, insieme, sono in grado di soppesare meglio opportunità ( di apprezzamento del valore del titolo) e rischi ( di declassamento o default) della società emittente.