Ora il debito cinese fa gola agli stranieri

Gli investitori stranieri hanno amplificato quest’anno del 16 per cento gli acquisti di titoli onshore della Cina poiché molti fondi d’investimento reputano il calo dello yuan come una opportunità di acquisto. Le loro partecipazioni sono aumentate a un record di 384,1 miliardi di yuan (circa 45 miliardi di euro) al 28 febbraio scorso dai 331,9 miliardi di yuan alla fine del 2013, secondo i dati di China Central Depository & Clearing Co e Shanghai Clearing House.

Schroder Investment Management Ltd. ha dichiarato che il debito in renminbi è attraente soprattutto dopo la perdita del 2,8 per cento della valuta nell’ultimo anno: stesso convincimento anche da parte di Stratton Street Capital LLP e di Western Asset Management Co. "È sicuramente diventato interessante accumulare posizioni in valuta cinese a questi livelli", ha fatto sapere Rajeev De Mello, che gestisce 10 miliardi di dollari come responsabile del reddito fisso asiatico a Singapore per contro di una importante banca d’affari britannica che ora sta valutando di aggiungere titoli in renminbi dopo averli osservati e studiati nel mese di febbraio.

I responsabili politici nella seconda più grande economia del mondo stanno cercando di scoraggiare l'accumulo del debito introducendo una maggiore volatilità nei tassi di cambio e negli oneri finanziari: JPMorgan Chase & Co ha confermato in una nota che la banca centrale cinese ha raddoppiato il limite giornaliero di trading dello yuan al 2 per cento il 17 marzo, e che il renminbi si dovrebbe rafforzare a 5,95 per dollaro entro la fine di questo anno dal 6,2275 del fixing di ieri. Il rendimento delle obbligazioni sovrane della Cina a 10 anni si attesta attualmente al 4,52 per cento ben al di sopra del 2,77 per cento per gli analoghi titoli del Tesoro USA.

"I rendimenti al quattro e mezzo per cento e le prospettive di apprezzamento della valuta rendono i titoli di Stato cinese estremamente attraenti rispetto a quelli di paesi con lo stesso rating in altre parti del mondo" ha sottolineato Andy Seaman, socio della Stratton Street con sede a Londra. Gli investitori stranieri detengono attualmente solo 1,3 per cento del totale dei 28.900 miliardi di renminbi (circa 3.350 miliardi di euro) contro il 47% di investitori esteri che detengono invece titoli del debito americano.