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Parigi vuole tornare regina d’Africa

11 Marzo 2014 09:10
financialounge -  Africa francia infrastrutture materie prime settore manifatturiero
Dopo quasi 25 anni, la Francia intende riprendersi il primato commerciale nel Continente Nero. Nel 1990, infatti, Parigi vantava, con l’11,8%, la maggiore quota di mercato a livello mondiale per quanto riguardava i principali partner commerciali nell’Africa sub sahariana, davanti alla Germania (11,6%), al Regno Unito (9,3%) e al Giappone (7,9%). L’ultimo dato, invece, vede l’Eliseo sceso a quota 4,7%, superato dalla Germania (5,0%), dagli Stati Uniti (5,5%), dall’India (5,9%) e, soprattutto, dalla Cina (16,1%). E questo, nonostante l’export francese sia più che raddoppiato tra il 2000 e il 2011, con esportazioni balzate dai 7,7 ai 17,5 miliari di dollari.

Il Governo di Parigi ha messo in agenda un percorso che mette di nuovo al centro dei propri interessi l’Africa sfruttando un legame forte e unico tra Parigi e il Continente Nero: in Francia vivono 2,3 milioni di immigrati di origine africana, mentre in Africa risiedono quasi 235 mila cittadini francesi. La Francia ha messo nel mirino un continente ricco di materie prime e che ha espresso negli ultimi anni un tasso di crescita medio del 5%, con un 5,6% nel 2013 e un 6,1% stimato per quest’anno.

Il piano dell’Eliseo, tuttavia, è focalizzato sugli otto motori della crescita africana, cioè gli otto paesi che insieme contribuiscono al 72% della crescita della ricchezza annua del continente: Kenya (+4,5% l’aumento del PIL stimato per il 2013), Marocco (+4,6%), Etiopia (+6,6%), Nigeria (+6,7%), Tanzania (+6,9%), Congo (+8,2%), Mozambico (+8,5%) e Libia (+15,0%).

Rilanciando il proprio ruolo politico, diplomatico ed economico, Parigi mira a sfruttare le enormi opportunità in tema di infrastrutture, servizi e manifattura. Ma anche un enorme mercato che, già oggi in base agli standard definiti dalla Banca Mondiale, conta su una classe media costituita da oltre 300 milioni di persone.
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