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Azionario: la nuova strategia di PIMCO

10 Marzo 2014 14:05
financialounge -  cina Federal Reserve giappone mercati azionari performance quantitative easing selezione stock picking tapering tassi di interesse USA
Nell’articolo “I pilastri azionari” Virginie Maisonneuve, CFA Deputy Chief Investment Officer Global Head of Equities ha spiegato le ragioni che l’hanno spinta a entrare a far parte di PIMCO per dirigere la divisione di azioni globali e la sua visione in merito all’offerta azionaria di PIMCO.

In questa intervista, invece, argomenta come pensa di integrare la gestione azionaria con il processo d’investimento di PIMCO facendo leva sugli oltre 26 anni di esperienza nell’approccio all’investimento azionario basato sulla valutazione della qualità delle imprese e su una combinazione di valutazioni e potenziale di crescita sostenibile nel lungo termine. Raccomandando che, sebbene le valutazioni azionarie non siano a livelli eccessivi nel confronto storico, le opportunità da cogliere sono disponibili solo tramite un approccio selettivo.

In che modo la sua direzione del team di gestione azionaria si integrerà nel processo d’investimento di PIMCO?
"Diciamo la verità: le obbligazioni sono molto diverse dalle azioni. Ma non sono neanche poli opposti; in entrambi i casi occorre abilità negli investimenti e, a mio avviso, una profonda comprensione del contesto in cui operano le imprese (analisi macroeconomica e tematica). Inoltre, l’analisi delle obbligazioni societarie è simile a quella delle azioni e PIMCO ha un team di esperti del credito di grande talento. Il team azionario sarà integrato al processo d’investimento di PIMCO in diversi modi: in primo luogo, partecipando ai secular forum e cyclical forum della società. In secondo luogo, in qualità di Deputy CIO, fornirò anche input all’Investment Committee di PIMCO, anche se non sarò un membro permanente, perché devo dedicare il mio tempo alle azioni e a presiedere le riunioni settimanali per le strategie azionarie globali (il nostro comitato azionario). Il mio obiettivo per il comitato è promuovere la collaborazione, con una rotazione dei membri senior del team azionario alla guida delle riunioni e delle discussioni, che darà luogo a una molteplicità di analisi e spunti sui settori e sulle regioni e a varie prospettive sugli stili d’investimento. Da un punto di vista operativo, gli analisti e i ricercatori azionari collaborano e condividono idee con il gruppo di ricerca sulle obbligazioni societarie. Per oltre 26 anni ho adottato un approccio all’investimento azionario basato sulla valutazione della qualità delle imprese e su una combinazione di valutazioni e potenziale di crescita sostenibile nel lungo termine. Inoltre, la comprensione dei principali temi di lungo periodo è a mio giudizio essenziale per un’adeguata valutazione del contesto operativo in cui si trovano le imprese e quindi per la nostra analisi. Preferisco una struttura basata su team, con una solida cultura della condivisione delle idee, del confronto e del dibattito."

Quali sono le prospettive di PIMCO per i mercati azionari? E dove intravede opportunità?
“Operando dalla sede di Londra, il mio consiglio agli investitori in questa fase di mercato è “attenti al gradino” (come si legge ad esempio nella metropolitana). Il gradino allude al passaggio da un paradigma di ripresa da una profonda correzione con il sostegno del quantitative easing a un paradigma di transizione e frammentazione dei mercati. La prossima fase è contraddistinta da un’incertezza significativa e da investitori alla ricerca di leader di settore in un contesto di dati e opinioni contraddittori. Le transizioni sono numerose, da quella della Cina da una crescita economica trainata dagli investimenti a una sospinta dai consumi, al tentativo del Giappone di passare dalla deflazione all’inflazione e accelerare con la “3° freccia” di Abe, alla Federal Reserve che riduce il suo intervento straordinario sul mercato, fino ai mercati emergenti che ne subiscono le conseguenze. Con il termine frammentazione intendo la parziale desincronizzazione dell’economia globale. Immaginate un treno con gli Stati Uniti come locomotiva con un graduale miglioramento dell’occupazione e della crescita e un’Europa che rimane fanalino di coda. La Fed vuole ridurre il QE, mentre l’Europa deve aumentarlo. I mercati emergenti devono innalzare i tassi d’interesse per attrarre capitali, ma questo ha un impatto negativo sulla crescita. I vagoni non sono agganciati e si stanno staccando."

Quindi, qual è il risultato potenziale per gli investitori, considerando che le valutazioni azionarie sono aumentate, ancorché da livelli depressi, negli ultimi 18 mesi?
"Anche se le valutazioni azionarie sono aumentate, non sono a livelli eccessivi nel confronto storico. I bassi tassi d’interesse dovrebbero favorire le performance in futuro in quello che a nostro giudizio sarà un contesto di crescita sottotono e inflazione moderata. Nel complesso, vi sono opportunità, ma gli investitori devono essere molto selettivi. Ricercare azioni di qualità e tenere conto del fatto che in una fase di elevata incertezza alcuni titoli validi possono essere investiti dalle vendite. Mi aspetto che il 2014 risulti un anno favorevole alla selezione dei titoli."
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