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Adesso la Cina preoccupa gli investitori

20 Febbraio 2014 15:30
financialounge -  cina indice PMI settore manifatturiero
L’indice manifatturiero cinese dovrebbe essere sceso al livello più basso degli ultimi sette mesi complicando le sfide che devono affrontare i funzionari del partito comunista alle prese anche con i rischi per il sistema finanziario derivanti dalle inadempienze fiduciarie dei prestiti in default.

La lettura preliminare dei dati del Purchasing Managers’ Index (PMI) pubblicati oggi da HSBC Holdings Plc e Markit Economics si attesta a quota 48,3, un livello che si confronta con il dato definitivo di gennaio (49,5) e la stima mediana (sempre pari a 49,5) stilata in un sondaggio da 17 economisti: un valore inferiore a 50 indica contrazione economica. Subito dopo la diffusione dell’indice, le borse asiatiche hanno esteso le perdite, le materie prime sono scese e il renminbi ha toccato il livello più bassi dal maggio dello scorso anno.

I dati preliminari hanno infatti aggiunto preoccupazione agli investitori che ora temono che la seconda più grande economia del mondo sia a rischio di un rallentamento più profondo: una produzione industriale in rallentamento aumenta la pressione sui politici proiettati a sostenere l'espansione economica le cui previsioni stanno adesso scivolando verso il 7,4 per cento per quest’anno, il livello più basso da 24 anni.

L'economista della Royal Bank of Scotland Group Plc a Hong Kong, Luigi Kuijs, ha tuttavia messo in guardia contro una lettura troppo superficiale dei dati PMI, affermando che "molte aziende manifatturiere hanno spinto la produzione e le merci a gennaio, prendendosi poi una lunga pausa nel mese di febbraio".

In ogni caso, il presidente Xi Jinping e il premier Li Keqiang stanno cercando di mantenere una crescita della Cina superiore al 7 per cento, riducendo l'eccesso di capacità produttiva e l'inquinamento e, al contempo, puntando a prevenire un aumento del debito derivante da una possibile spirale in una crisi finanziaria. L’attesa adesso è per il prossimo 5 marzo, quando avrà inizio la riunione annuale del Congresso Nazionale del Popolo e dove il governo di Pechino stabilirà il target annuo di espansione del paese per il 2014.
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