diversificazione

Buone notizie per il risparmio gestito

14 Gennaio 2014 14:12
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Dopo un 2013 da record, l’industria italiana del risparmio gestito resta molto fiduciosa anche per quest’anno. E i motivi certo non mancano. In primis, secondo gli analisti del settore, dovrebbe proseguire la propensione delle famiglie a sottoscrivere prodotti del risparmio gestito (soprattutto fondi comuni e comparti di sicav), soprattutto alla luce del fatto che oltre il 40% dei fondi analizzati ha saputo battere il proprio benchmark (indice di riferimento) nell’anno appena trascorso.

In secondo luogo, invece, figurano i tassi dei titoli di stato che, sebbene mantengano un margine di extra rendimento rispetto ai bund tedeschi e ai titoli governativi francesi, mostrano rendimenti sempre meno attraenti per i risparmiatori: basti pensare che nell’asta di ieri dei BTP, i titoli del Tesoro a tre anni sono stati collocati all’1,51% lordo (pari all’1,3% netto), cioè al minimo storico dall’introduzione dell’euro.

Anche per questo gli investitori italiani hanno potuto sperimentare con una certa soddisfazione che i fondi obbligazionari sono in grado di diversificare il rischio (dal momento che in ogni prodotto ci sono in portafoglio da diverse decine ad alcune centinaia di titoli) con performance non deludenti, soprattutto alla luce dei tassi di mercato: negli ultimi sei mesi, per esempio, i fondi obbligazionari Italia hanno reso in media il 2,18%, gli obbligazionari euro corporate bond il 2,73% e gli obbligazionari misti (che possono investire fino al 20% in azioni) il 3,89%.
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