Corea del Sud

Seul vuole spuntarla tra i due litiganti

16 Dicembre 2013 09:00
financialounge -  Corea del Sud esportazioni importazioni
Mentre Hong Kong e Singapore continuano a sfidarsi a 360 gradi per il dominio negli scambi commerciali internazionali, la Corea del Sud cerca di approfittarne per sorpassarle a fari spenti. La penisola asiatica, puntando sulle infrastrutture e sulla nuova via marittima dell’Artico, mira ad assumere il ruolo nevralgico sia nella regione Asia – Pacifico che nell’Eurasia.

A favorire questa rincorsa, che solo fino a pochi anni fa poteva sembrare nemmeno pensabile, spiccano due nuovi elementi. Il primo è rappresentato dalla via marittima polare che permette ora di collegare la Corea del Sud a Rotterdam attraverso un corridoio di 15 mila chilometri contro i 22 mila delle precedenti rotte commerciali. In secondo luogo, la realizzazione a tempo di record delle innovative piattaforme portuali e industriali Busan, Yeosu e Ulsan che proiettano il paese a candidarsi a un vero hub globale.

In questa cornice il Governo di Seul ha nel frattempo lavorato negli ultimi 10 anni per ampliare al massimo il libero scambio di merci e servizi con i più importanti partner commerciali al mondo: nel 2004 con il Cile, nel 2006 con Singapore e l’EFTA (European Free Trade Association, associazione per il libero scambio di alcuni stati europei), nel 2007 con l’Asean (l’associazione che raggruppa Indonesia, Malesia, Filippine, Singapore, Thailandia, Brunei, Vietnam, Laos, Birmania, Cambogia), nel 2010 con l’India, nel 2011 con la UE, l’anno successivo con gli USA e lo scorso anno con la Turchia.

Accordi, ai quali sta per aggiungersi quello in via di definizione con la Colombia, che hanno permesso alla Corea del Sud di attrarre nel 2012 investimenti esteri diretti nel paese per 10,67 miliardi di dollari, il 62% in più dei 6,58 miliardi dell’anno precedente, e al livello massimo dal 2000.
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