EFAMA
Efama: gli azionari trainano la raccolta trimestrale
10 Dicembre 2013 14:00
Aumenta a 34 miliardi di euro la raccolta dei fondi Ucits nel terzo trimestre rispetto ai 12 miliardi registrati nel trimestre precedente. Lo ha comunicato l’Efama, l’Associazione dell’industria europea del risparmio gestito.
L’aumento della raccolta, spiega Efama, può essere attribuito all’aumento delle vendite nette dei fondi azionari, che hanno beneficiato di una migliorata fiducia degli investitori, e alla diminuzione dei deflussi dei money market fund. L’incertezza sugli sviluppi del mercato obbligazionario nel trimestre ha invece penalizzato i fondi obbligazionari.
Nello specifico, i fondi a lungo termine, ossia i fondi Ucits con l’esclusione dei money market, hanno registrato 43 miliardi di euro di raccolta nel terzo trimestre, contro i 65 miliardi dei tre mesi precedenti. I fondi obbligazionari hanno archiviato deflussi netti trimestrali per la prima volta dal 2011 per un ammontare di 12 miliardi. Gli azionari sono invece ritornati in territorio positivo con una raccolta di 30 miliardi, che si confronta con deflussi per 9 miliardi del secondo trimestre. I fondi bilanciati hanno continuato ad attrarre una solida raccolta, 20 miliardi, sebbene in riduzione dai 28 miliardi del secondo trimestre. I money market fund hanno sperimentato una riduzione dei riscatti netti a 9 miliardi dai 53 del trimestre precedente.
Nel complesso, il totale delle masse nette dei fondi Ucits è aumentato del 3% nel terzo trimestre a 6.690 miliardi alla fine di settembre 2013. Gli asset dei fondi azionari sono saliti del 7,8%, gli obbligazionari dell’1% mentre i money market fund sono scesi dell’1%.
Il totale degli asset dei fondi non-Ucits è aumentato del 3,5% a 2.841 miliardi. Le masse dei fondi speciali riservati agli istituzionali sono cresciute del 3,8% durante il trimestre, grazie alla prosecuzione della raccolta che nel terzo trimestre si è attestata a 40 miliardi dopo i 29 registrati nel secondo trimestre. Nel complesso le masse totali Ucits e non Ucits sono salite del 3,2% a 9.531 miliardi (alla fine di settembre 2013).
L’aumento della raccolta, spiega Efama, può essere attribuito all’aumento delle vendite nette dei fondi azionari, che hanno beneficiato di una migliorata fiducia degli investitori, e alla diminuzione dei deflussi dei money market fund. L’incertezza sugli sviluppi del mercato obbligazionario nel trimestre ha invece penalizzato i fondi obbligazionari.
Nello specifico, i fondi a lungo termine, ossia i fondi Ucits con l’esclusione dei money market, hanno registrato 43 miliardi di euro di raccolta nel terzo trimestre, contro i 65 miliardi dei tre mesi precedenti. I fondi obbligazionari hanno archiviato deflussi netti trimestrali per la prima volta dal 2011 per un ammontare di 12 miliardi. Gli azionari sono invece ritornati in territorio positivo con una raccolta di 30 miliardi, che si confronta con deflussi per 9 miliardi del secondo trimestre. I fondi bilanciati hanno continuato ad attrarre una solida raccolta, 20 miliardi, sebbene in riduzione dai 28 miliardi del secondo trimestre. I money market fund hanno sperimentato una riduzione dei riscatti netti a 9 miliardi dai 53 del trimestre precedente.
Nel complesso, il totale delle masse nette dei fondi Ucits è aumentato del 3% nel terzo trimestre a 6.690 miliardi alla fine di settembre 2013. Gli asset dei fondi azionari sono saliti del 7,8%, gli obbligazionari dell’1% mentre i money market fund sono scesi dell’1%.
Il totale degli asset dei fondi non-Ucits è aumentato del 3,5% a 2.841 miliardi. Le masse dei fondi speciali riservati agli istituzionali sono cresciute del 3,8% durante il trimestre, grazie alla prosecuzione della raccolta che nel terzo trimestre si è attestata a 40 miliardi dopo i 29 registrati nel secondo trimestre. Nel complesso le masse totali Ucits e non Ucits sono salite del 3,2% a 9.531 miliardi (alla fine di settembre 2013).
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