La grande sfida delle banche indiane

L'aumento dei prestiti incagliati degli istituti di credito indiani rimane "una sfida importante" proprio nel mezzo del rallentamento economico della terza economia dell'Asia. Lo ha ratificato ieri con un rapporto sul settore bancario del paese la Reserve Bank of India RBI, l’istituto centrale dell’India, nel quale emerge che i prestiti in sofferenza sono saliti a 986 miliardi di rupie (pari a 15,7 miliardi dollari ) alla fine di marzo, in rialzo del 51% rispetto ai 652 miliardi di rupie dell'anno precedente.

Il rapporto tra debito incagliato e impieghi totali si è gonfiato fino a raggiungere il 3,6 per cento dal 3,1 per cento di un anno fa. Cresce intanto il numero dei debitori che trovando maggiori difficoltà a pagare i prestiti in essere (che in totale sommano a 1.800 miliardi dollari) che sono pertanto destinati a crescere nei prossimi mesi fino a marzo 2014 al ritmo più debole dell’ultimo decennio. L'aumento dei crediti in sofferenza ha contribuito a un crollo del 35 per cento dell’utile netto del trimestre al 30 settembre scorso della State Bank of India, il più grande istituto del paese specializzato nei prestiti.

"Gli stress test indicano che se le condizioni macroeconomiche attuali persistono, e la qualità del credito delle banche commerciali potrebbe peggiorare ulteriormente: per questo, nel breve termine, lo stress sulla qualità dell'attivo delle banche resta una sfida importante” ha fatto sapere la Banca centrale indiana.