Rapporto Efama: raccolta mondiale dei fondi nel secondo trimestre

Rallenta la raccolta mondiale dei fondi di investimento che nel secondo trimestre 2013 passa a 109 miliardi dai 320 del trimestre precedente. Lo ha rilevato Efama nel suo aggiornamento periodico sull’andamento dell’industria dei fondi a livello mondiale. Questi numeri, ha detto Efama, si spiegano con una marcata riduzione dei flussi netti in entrata nei fondi azionari e obbligazionari. In calo anche la raccolta relativa ai soli fondi di lungo termine che hanno registrato vendite per 193 miliardi dal record di 402 miliardi del trimestre precedente.

Nel dettaglio i fondi azionari globali hanno attratto 28 miliardi dai 109 del primo trimestre, i fondi obbligazionari hanno raccolto 31miliardi, dai 143 del trimestre precedente, e i fondi bilanciati si sono attestati a 57 miliardi, rispetto ai 74 del primo trimestre. Hanno confermato i riscatti netti i money market fund che hanno visto uscire risorse per 84 miliardi di euro, in linea con gli 82 miliardi del primo trimestre.

L’Europa ha pesato per molti di questi flussi in uscita, con riscatti per 53 miliardi. Si sono attestati a 9 miliardi invece i riscatti negli USA. Nel complesso gli asset mondiali dei fondi si sono ridotti del 3,5% a 22,94 trilioni alla fine di giugno 2013. In dollari il calo è stato dell’1,5% a 30 trillioni. Alla fine del secondo trimestre, gli asset dei fondi azionari rappresentavano il 38% del totale e gli obbligazionari il 23%. I money market fund contavano per il 15% e i bilanciati per l’11%.

Le dieci quote di mercato più grandi sono gli Stati Uniti (50,2%), l’Europa (28,3%), il Brasile (5,3%), l'Australia (5,2%), il Canada (3,7%), il Giappone (3,4%), la Cina (1,3%), la Repubblica di Corea (0,9%), il Sud Africa (0,5%) e l’India (0.4%). Se si considerano anche i fondi non-Ucits la quota di mercato dell’Europa sale a 35,9%.