Fondi esteri, 14,4 miliardi nel secondo trimestre

Una raccolta netta di 20,6 miliardi di euro, trainata dagli oltre 19 miliardi relativi ai fondi aperti. Un patrimonio che si è attestato a 1.243 miliardi, di cui 684 (cioè il 55% del totale) in gestioni di portafoglio, e i restanti 560 miliardi (45%) nelle casse delle gestioni collettive.

Sono i principali dati che affiorano dall’istantanea scattata a fine giugno 2013 da Assogestioni nella Mappa trimestrale dell’industria italiana del risparmio gestito. Un trimestre che ha confermato il buon stato di salute dell’asset management in Italia con flussi positivi per tutte le principali categorie di fondi, ad eccezione di quelli bilanciati (-530 milioni di raccolta netta): dai flessibili (+8,5 miliardi) agli obbligazionari (+8,1 miliardi), dai bilanciati (+2,6 miliardi) ai monetari (+1 miliardo).

Molto gettonati i fondi di diritto estero che tra aprile e giugno hanno totalizzato 14,4 miliardi di nuove sottoscrizioni al netto dei riscatti, portando il totale dei primi sei mesi dell’anno a quota 26,4 miliardi, mentre i fondi domestici hanno saputo attrarre nei tre mesi 4,8 miliardi (e 6,7 dall’inizio dell’anno).

In leggera flessione la raccolta delle gestioni di portafoglio (+1,4 miliardi nel secondo trimestre rispetto ai +6,4 miliardi del primo) sostenuta, in particolare, dai flussi positivi dei prodotti previdenziali (+1 mld); da segnalare, infine, che sia le gestioni in fondi (gpf) che quelle patrimoniali classiche (gpm) hanno chiuso il trimestre in attivo con una raccolta netta, rispettivamente, di 461 e 566 milioni.