Abenomics

Inflazione che sale, inflazione che scende

2 Settembre 2013 10:00
financialounge -  Abenomics consumi crescita economica giappone inflazione italia
Venerdi scorso sono usciti, quasi in contemporanea, gli ultimi dati sull’inflazione in Italia e in Giappone. Mentre nel nostro Paese il costo della vita è diminuito, su base annua, dall’1,2% di luglio all’1,1% di agosto, nel Sol Levante è aumentato dallo 0,3% (dato di giugno) allo 0,7% (rilevazione relativa al mese di luglio). Si tratta di valori comunque molto contenuti ma che si prestano a una differente lettura.

Infatti, mentre il calo del costo della vita in Italia è da ascriversi alla contrazione dei consumi interni (in uno scenario di sostanziale stabilità dei prezzi dell’energia), l’aumento dei prezzi al consumo in Giappone è stato salutato con ottimismo. Le ragioni vanno ricercate nel fatto che questo dato mensile conferma il trend, iniziato nel mese di marzo quando il paese soffriva di una deflazione allo 0,9%, di ascesa dei prezzi al consumo in linea con gli obiettivi della Abenomics.

Quest’ultima, com’è stata battezzata dagli operatori internazionali la strategia economica – finanziaria fortemente voluta dal premier Shinzo Abe per risollevare in modo strutturale il Giappone, ha come obiettivo quello di portare l’inflazione al 2% in modo da liberare il paese dal giogo della deflazione e permettergli di generare una crescita economica annua del 2-3%: in base ai dati del secondo trimestre di quest’anno, l’economia del Sol Levante viaggia a un ritmo del 2,6% su base annua e i dati della produzione industriale di agosto e le stime di quelli di settembre fanno prospettare un buon terzo trimestre.
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