megatrend
Dall’economia agli investimenti
21 Giugno 2013 08:00
La strategia global macro cerca di prevedere i trend di tipo macroeconomico e gli eventi dell’economia globale al fine di investire, secondo queste previsioni, in un ampio spettro di mercati, utilizzando anche strumenti derivati.
È questa la definizione tecnica di una delle strategie di portafoglio che, pur seguendo un approccio discrezionale, permette di prendere posizione sia su azioni che su obbligazioni e titoli governativi, sia su valute che su materie prime, sia su strumenti derivati sul credito e sia su quelli sui tassi di interesse. In pratica la global macro è la strategia d’investimento su larga scala in tutto il mondo che si basa sulle teorie economiche per giustificare il processo decisionale.
La strategia è tipicamente basata su previsioni e analisi sulle tendenze dei tassi di interesse, sui flussi generali dei fondi, sui cambiamenti politici, sulle politiche dei governi, sulle relazioni inter-governative, e su molti altri fattori sistemici generali.
Ma quali performance hanno ottenuto i gestori global macro?
Da inizio anno il rendimento medio dei fondi che adottano questa strategia è stato dell’1,39%, mentre negli ultimi 12 mesi hanno messo a segno un guadagno medio del 3,5%. Ma attenzione, perché tra gli oltre 100 comparti global macro attualmente disponibili in Italia, esistono molte differenze sia in termini di rischiosità che di approccio.
Se la volatilità media di settore, che fotografa la pericolosità dell’investmento, oscilla intorno a 6,7%, figurano comparti che superano il 15% e altri che non vanno oltre un punto percentuale. Allo stesso modo, vi sono comparti che hanno reso anche oltre il 20% da inizio anno al 6 giugno e oltre il 30% negli ultimi 12 mesi e altri che, al contrario, mostrano perdite anche del 7% da inizio 2013 e del 9% a un anno.
Questi ultimi, in particolare, sono specializzati sulle valute e confermano come riuscire a registrare plusvalenze in base alle previsioni sui cambi sia uno degli esercizi più difficili da realizzare anche per i gestori azionari specializzati.
È questa la definizione tecnica di una delle strategie di portafoglio che, pur seguendo un approccio discrezionale, permette di prendere posizione sia su azioni che su obbligazioni e titoli governativi, sia su valute che su materie prime, sia su strumenti derivati sul credito e sia su quelli sui tassi di interesse. In pratica la global macro è la strategia d’investimento su larga scala in tutto il mondo che si basa sulle teorie economiche per giustificare il processo decisionale.
La strategia è tipicamente basata su previsioni e analisi sulle tendenze dei tassi di interesse, sui flussi generali dei fondi, sui cambiamenti politici, sulle politiche dei governi, sulle relazioni inter-governative, e su molti altri fattori sistemici generali.
Ma quali performance hanno ottenuto i gestori global macro?
Da inizio anno il rendimento medio dei fondi che adottano questa strategia è stato dell’1,39%, mentre negli ultimi 12 mesi hanno messo a segno un guadagno medio del 3,5%. Ma attenzione, perché tra gli oltre 100 comparti global macro attualmente disponibili in Italia, esistono molte differenze sia in termini di rischiosità che di approccio.
Se la volatilità media di settore, che fotografa la pericolosità dell’investmento, oscilla intorno a 6,7%, figurano comparti che superano il 15% e altri che non vanno oltre un punto percentuale. Allo stesso modo, vi sono comparti che hanno reso anche oltre il 20% da inizio anno al 6 giugno e oltre il 30% negli ultimi 12 mesi e altri che, al contrario, mostrano perdite anche del 7% da inizio 2013 e del 9% a un anno.
Questi ultimi, in particolare, sono specializzati sulle valute e confermano come riuscire a registrare plusvalenze in base alle previsioni sui cambi sia uno degli esercizi più difficili da realizzare anche per i gestori azionari specializzati.
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