Più bond aziendali contro il credit crunch

Una delle ricadute negative più dannose della crisi economica è il credit crunch, ovvero la restrizione delle disponibilità di finanziamento da parte delle banche a imprese e famiglie.

E lo è in misura ancora maggiore in Italia dal momento che nel nostro Paese, in base ad un recente studio di una importante agenzia di rating internazionale, l’approvvigionamento di capitali aziendali è per il 92% frutto di erogazioni bancarie e soltanto per l’8% da emissioni obbligazionarie.

Sebbene questo 8% sia in aumento rispetto al 6% di alcuni anni fa, per gli esperti ci sono ampi spazi di crescita per i corporate bond italiani. Secondo gli addetti ai lavori, infatti, si potrebbe arrivare a una quota di mercato tra l’11% e il 14% nei prossimi tre – cinque anni senza particolari iniziative mentre, con operazioni mirate promosse da società di consulenza indipendenti specializzate, la quota di finanziamento alle imprese coperta da bond aziendali potrebbe attestarsi fino al 17%: un livello che, in ogni caso, resterebbe comunque lontano dal 30% della Gran Bretagna e dal 23% della Francia.