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L'industria del Risparmio - 28 gennaio 2013

29 Gennaio 2013 14:00
financialounge -  Affari&Finanza imposte italia patrimonio rendite finanziarie
Nei primi 10 mesi del 2012 gli incassi dell’Erario in Italia sono aumentati del 4,4% nonostante un decremento del PIL del 2,6%. Tra le voci che più hanno contribuito a questa performance positiva figurano le rendite finanziarie.

In particolare quelle dirette (cioè legate alle plusvalenze finanziarie, alle cedole di titoli di Stato e obbligazioni, e ai dividendi azionari) hanno registrato un incremento di 2,9 miliardi pari al +53,9% rispetto ai primi 10 mesi del 2011.

Le rendite finanziarie indirette, invece, cioè quelle legate ai bolli di legge, hanno fruttato 3,1 miliardi in più, pari al +126,6% rispetto al 2011. Quest’ultima voce di entrata, è frutto del varo della Legge 111, che ha cambiato i criteri di applicazione e l'entità dell'imposta di bollo sui depositi titoli, che in precedenza ammontava a 34,20 euro annui fissi, indipendentemente dal controvalore complessivo dei titoli presenti nel dossier.

Imposta che, peraltro, era espressamente legata all'invio di un estratto conto, non obbligatorio per le SIM. L'imposta è applicata senza più distinzioni a tutti i tipi di strumenti finanziari detenuti, anche non soggetti ad obbligo di deposito: dai fondi comuni ai comparti di sicav, dalle gestioni in fondi alle gestioni patrimoniali, dalle polizze vita alle gestioni assicurative, dai conti di deposito ai depositi amministrati.

Il bollo di legge è proporzionale al loro controvalore complessivo, e si configura quindi come una vera e propria imposta patrimoniale, con aliquote dell'1 per mille per l'anno 2012 e dell'1,5 per mille a decorrere dall'anno 2013 (con minimo di 34,20 euro e un massimo, valido soltanto per il 2012, di 1.200 euro).

Per esempio: ipotizziamo che l’investitore disponga, complessivamente, di un patrimonio mobiliare in fondi, sicav, azioni, obbligazioni, gestioni e polizze per 1,5 milioni di euro sia nel 2012 che nel 2013: per il 2012 i bolli di legge da pagare ammontano a 1.200 euro (il limite massimo stabilito) mentre per il 2013 ammonteranno a 2.250 euro (in base all’aliquota dello 0,15% prevista per quest’anno senza nessuna limitazione).
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