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Luca Di Patrizi

Biotech: importante crescita nel prossimi 3 anni

26 Giugno 2012 20:00
financialounge -  Luca Di Patrizi mercati azionari Michael Sjorstrom orizzonte temporale performance Pictet settore biotech
Il settore si candida a occupare un posto di rilievo nei portafogli azionari degli investitori. Si concludeva così l’articolo “Biotech, un settore anticiclico dai buoni fondametali” pubblicato su FinanciaLounge il 22 giugno scorso.

"Più che una semplice promessa, la biotecnologia fornisce soluzioni. Con un fatturato a livello mondiale di oltre 50 miliardi di dollari e con previsioni di crescita del 20 per cento all'anno, il settore biotecnologico è uno dei segmenti a più rapida crescita del settore della salute" sottolinea a FinanciaLounge Luca Di Patrizi, Direttore Generale di Pictet in Italia, al cui gruppo di asset management fa capo il fondo Pictet - Biotech, lanciato più di 10 anni fa e gestito sempre dal medesimo team di gestione, capitanato da Michael Sjorstrom: il comparto considerato come il fondo "pioniere" del segmento biotecnologico del settore Salute.

L’universo d’investimento copre un'ampia gamma di applicazioni terapeutiche ed include circa 420 aziende biotecnologiche in tutto il mondo collegate alla salute, coprendo un’ampia gamma di aree terapeutiche. La maggior parte delle società candidate all’investimento è basata in Nord America, la patria di molte aziende biotech innovative. Una profonda competenza in campo scientifico e finanziario riveste un’importanza cruciale per l’individuazione dei nuovi prodotti di successo.

"La biotecnologia è un settore altamente complesso, ancora relativamente giovane. Una profonda comprensione della scienza e del suo potenziale di tradursi in prodotti commercialmente validi è alla base del successo negli investimenti. Con un track record comprovato, il team d’investimento comprende specialisti sia in campo finanziario che in quello della salute. Il fondo è focalizzato soprattutto sulle aziende che dispongono di prodotti già commercializzati o nelle ultime fasi di sviluppo, poiché riteniamo che questo approccio fornisca la migliore combinazione tra rischio e rendimento potenziale" spiega Luca Di Patrizi che poi aggiunge: "Il portafoglio del fondo è mediamente concentrato in circa 30-40 titoli. Il comune denominatore di tutte queste aziende è che si distinguono per la capacità di innovare nella ricerca e di realizzare prodotti che curino patologie difficilmente trattabili. L'intero segmento Biotech continua a produrre una crescita delle vendite del 15% all'anno e tratta a multipli prezzo/utili a 12 mesi intorno a 17, livelli che rimangono tra i più bassi degli ultimi 15 anni".

In termini di prospettiva di mercato, la recente approvazione di diversi “blockbuster” e i progressi nella sperimentazione di nuovi farmaci favoriscono la crescita del settore nonostante le difficoltà sul fronte dei prezzi dei farmaci e dei rimborsi da parte degli Stati.

"Per le società biotecnologiche prevediamo uno sviluppo significativamente superiore a quello del mercato farmaceutico, con un aumento medio del fatturato del 20% nei prossimi tre anni. I progressi delle vendite, l’approvazione di nuovi importanti farmaci, l’esito delle sperimentazioni e le attese complessivamente modeste offrono inoltre un ottimo potenziale di rialzo nei prossimi trimestri. L’ondata di vendite dell’anno scorso e l’eccessivo pessimismo sul lancio di nuovi farmaci offrono tuttavia interessanti opportunità in un’ottica di medio e lungo termine" rivela Di Patrizi che poi conclude sull’attuale strategia di portafoglio: "Manteniamo un approccio selettivo, concentrandoci su società all’inizio di nuovi cicli di prodotto, principalmente a media ed elevata capitalizzazione. Investiamo per lo più in diverse aziende impegnate nello sviluppo di prodotti medici ad alto potenziale innovativo. L’attuale contesto di mercato si presta all’ottimizzazione del posizionamento del comparto in tali società".
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