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Azionario Europa, a che punto è il ciclo economico

22 Ottobre 2015 09:37
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Banche, assicurazioni e, nel caso in cui i flussi di investimento su questi due settori diventassero ingenti nei prossimi mesi, l’immobiliare. Sono queste le prime scelte suggerite da Steve Cordell, gestore del fondo [tooltip-fondi codice_isin="lu1046235062"]Schroder ISF European Equity Absolute Return[/tooltip-fondi], per cogliere le migliori opportunità sul mercato azionario europeo.

“In Europa, continuiamo a guardare con favore al settore dei titoli finanziari, che a nostro parere offre una buona combinazione fra valutazioni allettanti e un potenziale aumento degli utili. Nei prossimi anni prevediamo inoltre un significativo incremento dei dividendi delle banche. In termini generali, le società finanziarie hanno un'esposizione neutrale al rialzo dei tassi e in alcuni casi, come in quello delle assicurazioni, l'effetto sarà positivo” commenta infatti Steve Cordell che poi aggiunge: “Se l'investimento nei titoli bancari inizierà a essere inflazionato da parte del consensus di mercato, le società immobiliari rappresentano a nostro avviso un buon modo per cavalcare la ripresa dell’economia della zona euro”.

Le conclusioni a cui giunge il manager deriva dall’individuazione del punto del ciclo economico in cui ci troviamo al momento. Secondo Steve Cordell, a fronte della debolezza della Cina e delle pressioni deflazionistiche legate al petrolio e alle commodity in generale, la crescita economica mondiale e le attese di inflazione si sono ridimensionate e il ciclo globale è pertanto nella fase di rallentamento.

“In Europa, però, i recenti sondaggi PMI continuano a indicare un lieve miglioramento nel settore dei servizi. Più contrastanti i trend del comparto manifatturiero, per sua natura più globalizzato. Nel Regno Unito la crescita si conferma robusta, ma forse è stato raggiunto il picco dopo lo slancio connesso alle elezioni generali. Nel complesso, stando ai dati recenti, la nascente ripresa economica continua ma è ancora fragile; la domanda interna europea per ora tiene bene, nonostante il rallentamento globale” puntualizza il manager che, per affrontare al meglio l’attuale contesto dei mercati azionari europei, adotta un approccio combinato: il long/short con l’analisi del business cycle in modo di individuare i titoli su cui puntare, evitando di fare riferimento a specifici stili di gestione: ciò comporterebbe infatti il rischio di attraversare periodi prolungati di sotto-performance, quando lo stile di riferimento dovesse risultare non adatto al momento di mercato. Infatti mentre lo stile long/short permette di avere esposizioni in portafoglio sia al rialzo (long) che al ribasso (short), l’analisi tramite il business cycle, consente di valutare a che punto ci si trova del ciclo di mercato, in modo da modulare il livello di rischio da assumere in portafoglio.
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