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Tra Scilla e Cariddi

6 Maggio 2013 21:00
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I marinai dell’antica Grecia avevano timore di navigare un angusto braccio di mare (oggi identificato con lo Stretto di Messina) che, secondo la leggenda, comportava un rischio notevole: da un lato si trovava la mostruosa Scilla, che divorava i marinai che si avvicinavano troppo alla sua tana, e dall’altro vi era un enorme vortice, causato da una seconda dea del mare, Cariddi, che poteva affondare qualsiasi nave si venisse a trovare nelle sue vicinanze.

La “nave dello Stato” globale ha dovuto muoversi con circospezione in un’angusta strettoia fiscale. Gli ingenti livelli di deficit e debito di molti paesi sviluppati hanno generato tensioni sulle finanze statali. In genere, i governi hanno adottato una combinazione di due strategie alternative al fine di gestire il deficit e ridurre al minimo gli effetti economici negativi.

La prima, detta allentamento quantitativo, finanzia gran parte di questi deficit mediante la creazione di moneta da parte delle banche centrali. Gli allentamenti quantitativi sono particolarmente amati dai mercati azionari, come dimostra il fatto che in vista di ciascuno degli ultimi tre programmi i listini azionari globali e statunitensi hanno guadagnato quota.

Le prime vittime dell’allentamento quantitativo sono stati i pensionati che cercano di acquistare rendite annue per finanziare le loro pensioni: un fenomeno particolarmente grave nel Regno Unito dove, in genere, i cittadini investono i risparmi pensionistici della loro vita in una rendita annua quando vanno in pensione, e dove i tassi delle rendite vitalizie individuali sono attualmente prossimi ai minimi storici, essendo collegati ai rendimenti dei Gilt che hanno toccato i minimi dai primi anni del XVIII secolo.

Le riduzioni dei rendimenti dei titoli di Stato e dei titoli di credito di alta qualità hanno indotto chiunque cerchi un reddito stabile a investire in strumenti meno sicuri, essendo gli unici potenzialmente capaci di realizzare un rendimento significativo. Secondo il Financial Times, i consistenti acquisti di titoli high yield statunitensi hanno fatto scendere il rendimento medio delle obbligazioni a tripla C, “che si collocano nettamente nell’area dei titoli spazzatura”, al 6,77%, rispetto al 10,13% di un anno fa. Un gestore di portafogli citato dal FT, ritiene che questa “corsa alla carta straccia” ha causato l’emissione di numerosi titoli ad alto rendimento “generalmente di pessima qualità”.

Questa situazione, tuttavia, non durerà per sempre e quando terminerà, i corsi dei titoli che generano rendimenti superiori alla media potrebbero contrarsi notevolmente, mettendo in pericolo gli investitori che hanno acquistato attivi più rischiosi a prezzi che potrebbero rivelarsi artificialmente gonfiati semplicemente perché fornivano un “flusso reddituale”.

Inoltre, dopo la conclusione dell’allentamento quantitativo, i governi perderanno un importante acquirente di debito pubblico emesso per finanziare i loro immensi disavanzi: il mercato del reddito fisso per assorbire tale offerta dovrà necessariamente rialzare molto i tassi d’interesse, ampliando i disavanzi pubblici per effetto dell’aumento della componente del costo degli interessi del deficit.

Inoltre, vista la loro apparente reazione positiva all’allentamento quantitativo, i mercati azionari potrebbero rispondere negativamente a una sua revoca. Infine, l’allentamento quantitativo ha generato un’enorme quantità di “riserve in eccesso” nelle banche centrali dei paesi sviluppati, che non dovranno essere lasciate confluire nell’economia quando la congiuntura economica migliorerà per scongiurare livelli d’inflazione troppo alti.

Anche la strategia alternativa di gestione dei deficit, che vede al lavoro la Cariddi dell’austerità, comporta i suoi rischi. L’Eurozona è uno dei principali mercati sviluppati, altamente indebitato e impegnato nell’attuazione di misure di austerità fiscale finalizzate alla riduzione dei disavanzi pubblici. È probabile che ciò sia stata la causa dell’attuale recessione in cui si trova.

In risposta al peggioramento delle condizioni economiche, i vari paesi dell’area stanno notevolmente allentando le misure di riduzione dei deficit: un’eccessiva dipendenza dalla politica del rigore può infatti trascinare la nave dello Stato più vicino al vortice della deflazione.

Nei miti greci, l’eroe Ulisse riusciva ad attraversare lo stretto tra Scilla e Cariddi, ma non senza perdere qualche membro dell’equipaggio. Gli investitori nutrono la speranza che la nave dello Stato globale sia all’altezza di una simile impresa. Tuttavia, è improbabile che riesca nella sua opera senza lasciarsi dietro qualche vittima. Nonostante le acque sembrino ora relativamente calme, è possibile che si vada incontro a considerevoli turbolenze.
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