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Mercati 2016, non rinunciare alle opportunità di profitto

12 Gennaio 2016 11:05
financialounge -  banche italiane Carlo Benetti GAM GAM Insights Conference 2016 geopolitica inflazione materie prime Niall Gallagher tassi di interesse USA
“Diffidare delle previsioni sul futuro inconoscibile non significa rinunciare a interpretare e commentare uno scenario economico e attribuire delle valenze probabilistiche. Le previsioni economiche costituiscono un tentativo di individuare le principali fonti di rischio che, verosimilmente, continueranno ad essere oggetto di preoccupazione” dichiara Carlo Benetti, Head of Market Research and Business Innovation di GAM (Italia) SGR, nell’Alpha e il Beta del 11 gennaio.

In quest’ottica sono almeno tre le principali fonti di rischio nell’agenda economica del 2016 di cui varrà la pena tenere conto nelle revisioni dei portafogli e nelle verifiche delle scelte allocative: i tassi e inflazione negli Stati Uniti, il prezzo delle materie prime e, più in particolare quello del petrolio, e i rischi geopolitici.

“Le azioni europee restano una delle nostre principali preferenze, a nostro giudizio non si sono ancora esauriti gli effetti di quella straordinaria opportunità, in termini di valutazioni, creatasi con la crisi del 2012” tiene a precisare Carlo Benetti che ricorda una recente affermazione di Niall Gallagher di GAM: “Sulla base dei multipli P/E (rapporto prezzo / utili) il mercato è attorno al valore di 15, leggermente a premio sulla sua media di trent’anni, ma gli utili sono a livelli estremamente bassi come si evince guardando al Return on Equity (Roe) del mercato europeo sia verso la media storica che verso il mercato USA. Mettendo insieme le due parti, i multipli P/E e il Roe , si nota che il Shiller P/E, il «Cyclically Adjusted Price Earnings Ratio» è ancora al di sotto della sua media trentennale, significa che rispetto a profitti tornati nella norma le valutazioni delle azioni europee sono ancora interessanti”

Alla luce di questa convinzione, pur tratteggiando le principali fonti di rischio nel nuovo anno (inflazione e normalizzazione dei tassi negli Stati Uniti, il prezzo delle materie prime e petrolio, e i rischi geopolitici) e, di conseguenza esercitando una elevata vigilanza ai portafogli, non si deve per questo rinunciare alle opportunità di profitto. Carlo Benetti, ricorda poi un altro specifico tema che riguarda il nostro paese, relativamente al rapporto tra risparmiatori, banche e, più in generale, risparmio.

“A seguito dei recenti fatti di cronaca non è difficile immaginare il 2016 come un anno di svolta nel rapporto tra risparmiatori e risparmio, tra clienti e banche Il rischio è che si incrini il rapporto di fiducia con gli strumenti del risparmio in un momento in cui molte famiglie italiane sono tornate a scegliere prodotti di investimento non bancari. Il rapporto di fiducia dei risparmiatori con gli strumenti del risparmio, rischiosi per definizione, non potrà non passare per una maggiore consapevolezza dei rischi legati ad ogni investimento e per i principi base dell’educazione finanziaria, il primo dei quali è che «non ci sono pasti gratis», ogni centesimo di rendimento esprime una particella di rischio”. La responsabilità, ed insieme le opportunità, della consulenza professionale sono elevate, nell’anno appena cominciato si dovrà parlare di educazione al pensiero critico e di «long term thinking».

“Noi di GAM cominciamo a fare la nostra parte nell’appuntamento con la GAM Insight Conference 2016 che prenderà avvio nei prossimi giorni e che sarà riservata ai soli operatori professionali” conclude Carlo Benetti.
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