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Listini emergenti, preferenza ai titoli solidi e liquidi

5 Febbraio 2016 10:03
financialounge -  cina GAM mercati emergenti Tim Love
Puntare su Vietnam, Argentina, Romania e Pakistan e, in modo mirato, su alcuni titoli ciclici dell’India e sulla azioni H-share cinesi quotate a Hong Kong. Privilegiare i settori dei beni voluttuari e degli energetici e mantenere un livello di liquidità più alto del normale in portafoglio, in modo da poter liquidare il 95% del portafoglio in soli due giorni lavorativi.

Sono queste le mosse principali adottate da Tim Love, direttore investimenti di GAM, convinto che il momento sia favorevole per investire sui listini degli emergenti e per costruire un portafoglio molto promettente in vista di un futuro rally. Le svalutazioni delle divise dei mercati emergenti stanno creando problemi seri insieme all’appiattimento della curva dei rendimenti americani che alimenta il richiamo esercitato dal dollaro. Inoltre l’aumento dell’avversione al rischio da parte degli investitori ha messo ancora più sotto pressione gli asset rischiosi e, in particolar modo, quelli dei mercati emergenti.

“In questo contesto si possono ricercare opportunità non correlate al tema della crescita, come ad esempio in Paesi come Vietnam, Argentina, Romania e Pakistan. Ci sono opportunità anche su alcuni titoli ciclici in India, in cui abbiamo fiducia sul programma di riforme. Il Paese è leggermente più volatile e sovra-comprato di quanto ci piacerebbe, quindi più vulnerabile nel caso di un cambiamento di opinione che inquadri l’India come un mercato più rischioso. Tuttavia, dal nostro punto di vista, l’India continuerà a brillare dato il ruolo non correlato alla crescita. Molti titoli stanno trattando a livelli di crescita molto attraenti e con multipli di prezzo ragionevoli. E, fattore importante, sono tutti al centro del processo di riforme del Paese” rivela Tim Love che si dichiara positivo anche nei confronti della Cina, soprattutto per le azioni di classe H, area in cui le valutazioni sono a livelli simili a quelli registrati l’ultima volta durante la crisi finanziaria.

Il manager, al contrario, intravede al momento problematiche sul mercato brasiliano ed è poco positivo nei confronti della Corea del Sud, in cui la svalutazione dello yen ha impattato negativamente, a causa del maggior livello di concorrenza proveniente dal Giappone: dal punto di vista dei settori, infine, Tim Love, è poco positivo sui beni di consumo, le telecomunicazioni e le utility mente è attratto maggiormente dai settori dei beni voluttuari e dagli energetici.
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