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Azioni, la volatilità in aumento provoca una revisione delle valutazioni

Nel breve periodo potrebbero esserci altri shock tecnici e sarà determinante concentrarsi sui fondamentali e su un’attenta selezione dei titoli.

9 Febbraio 2018 17:26
financialounge -  azioni GAM inflazione mercati azionari volatilità

Subito dopo la correzione dei mercati registrata nei primi giorni di febbraio, i gestori di GAM hanno espresso le loro opinioni in merito. E lo hanno fatto focalizzandosi sugli effetti dell’incremento della volatilità la cui particolarità, come ha notato Larry Hatheway, Group Head of Investment Solutions e capo economista di GAM, è stata “la differenza tra la fluttuazione dei prezzi dell’azionario e di quelli degli altri asset”. Secondo il manager, con la prospettiva di aumento dell’inflazione che riduce gli utili societari e rende meno prevedibili le politiche monetarie future, le aspettative per i rendimenti azionari dovrebbero essere riviste al ribasso con la crescita della volatilità.

In ogni caso, Niall Gallagher, portfolio manager per l’azionario europeo di GAM, esclude che il recente sell off (vendita di titoli senza limitazione né di prezzo né di quantità) del mercato europeo sia imputabile a motivi legati alla crescita economica o ai fondamentali societari relativi al Vecchio Continente. Questi ultimi, secondo il manager, sono infatti molto buoni in un contesto di crescita economica solida, incremento degli utili societari e valutazioni che si posizionano nella media.

Positivo sui fondamentali, in questo caso dei paesi in via di sviluppo, è pure Paul McNamara, direttore degli investimenti per le strategie Emerging Markets di GAM che tiene a specificare di escludere “particolari ragioni di panico visto che i dati economici rimangono positivi negli Stati Uniti e in Europa, e l’outlook per la crescita globale è robusto”.

Più articolata, infine, l’analisi condotta da Ali Miremadi, investment director per l’azionario globale di GAM. È vero, ammette il manager, che tassi di interesse più alti potrebbero limitare le valutazioni dell’azionario, ma è altrettanto vero, che le società più solide dovrebbero riuscire a far leva sia sui miglioramenti dell’economia globale e sia sulla capacità di incrementare i profitti.

APPROFONDIMENTO
Sono le relazioni commerciali il punto critico dell’attuale contesto economico

“Ci aspettiamo performance relativamente solide per le strategie value e un aumento della dispersione, ma sarà determinante concentrarsi sui fondamentali e su un’attenta selezione dei titoli. Sul breve periodo ci potrebbero essere altri shock tecnici, in quanto i traders molto esposti alla leva (ovvero quelli più inclini alla speculazione) dovranno adattare le proprie scelte di portafoglio ad un ambiente dove le asset class diventeranno probabilmente meno correlate tra loro” fa sapere Ali Miremadi, convinto che il mercato azionario tenderà comunque a riflettere la capacità di generare utili delle società sottostanti.
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