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Andrew Acheson

Wall Street sui massimi, ora servono scelte di investimento controllate

26 Aprile 2016 09:27
financialounge -  Andrew Acheson mercati azionari Pioneer Investments USA volatilità Wall Street
Venerdi 22 aprile l’indice S&P 500 di Wall Street ha chiuso a 2.091 punti, praticamente lo stesso livello che aveva ad inizio del 2015. E, esattamente come alla fine del 2014, gli eps (utili per azione) dell’S&P500 attesi per quest’anno, in base alle stime degli analisti di Thomson Reuters, coincidono con quelli di due anni fa (pari a 118). Ne deriva che il rapporto prezzo / utili (p/e) si attesta a 17,7, un livello superiore alla media decennale (pari a 16). Per avere un incremento sostanziale dei profitti delle corporation USA si dovrà attendere il prossimo anno quando, sempre secondo Thomson Reuters, gli eps dell’S&P500 dovrebbero crescere del 14,2%.

Il condizionale, tuttavia, è più che d’obbligo visto che da almeno tre anni le previsioni sui profitti aziendali americani vengono sistematicamente ridimensionate di mese in mese: basti pensare che quelle relative al 2016 formulate il primo luglio dello scorso anno erano stimate al +12,3% (mentre attualmente sono proiettate ad un misero +1,4%, peraltro in drastico calo anche rispetto al +7,6% ipotizzato il primo gennaio). In parallelo, la volatilità, dovrebbe essere più sostenuta rispetto a quella sperimentata nel 2014 e nel primo semestre del 2015. La lunga fase di volatilità piuttosto contenuta a Wall Street è infatti terminata dallo scorso agosto-settembre. Da allora l'aumento di volatilità sembra destinato a perdurare e, di conseguenza è particolarmente importante che ogni strategia di portafoglio sia nelle condizioni di limitare le perdite.

“L’approccio che consente di attenuare i possibili impatti delle perdite (e, quindi, proteggere il capitale) mette nelle condizioni gli investitori di non essere particolarmente avidi quando il mercato tenderà di riprendersi. Ecco perché ritengo che non sia questo il momento di essere avidi e di adottare scelte di investimento controllate: solo così non si rischia di perdere il controllo sulle eventuali implicazioni derivanti da scelte non ponderate” spiega Andrew Acheson, Senior Vice President, Portfolio Manager e Leader of the U.S. Growth Team di Pioneer Investments che predilige le società in grado di generare flussi di cassa con continuità anche in un contesto economico sfidante. Queste aziende, di norma, evidenziano anche bilanci solidi, in virtù dei quali risultano più resilienti qualora il contesto economico dovesse divenire più fragile. “Per questo, la nostra preferenza va ad alcune aziende attive nel settore sanitario e dei beni primari, poiché ci aspettiamo producano risultati sostenibili negli anni. Invece, le aree che ci preoccupano di più e su cui siamo meno propensi ad investire, sono i settori più ciclici del mercato” conclude Andrew Acheson.
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