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Brian Horrigan

Wall Street, in attesa della riunione della Fed è scattata una rotazione settoriale

In attesa del rialzo dei tassi della Fed dello 0,25%, il settore dell’alta tecnologia ha accusato forti vendite a vantaggio dei titoli finanziari e dell’energia.

14 Giugno 2017 09:46
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Il meeting del FOMC (Federal Open Market Committee, l'organismo della Federal Reserve incaricato di sorvegliare i tassi di interesse negli Stati Uniti) che si riunisce oggi sarà chiamato a prendere decisioni importanti in tema di politica monetaria. Secondo Brian Horrigan, Chief Economist di Loomis Sayles & Company (Natixis Global Asset Management) dovrebbe agire sui tassi di interesse, e indicare gli obiettivi di bilancio e la revisione dei cosiddetti ‘dot plot’, che forniscono indicazioni sull’outlook della Fed relativo al percorso sui tassi di interesse.

“Mi aspetto che la Fed alzi i tassi di interesse di 25 punti base (+0,25%): si tratta di una eventualità prezzata dai mercati quasi al 100% Nonostante la debolezza mostrata recentemente da alcuni indicatori economici, così come la ‘morbida’ inflazione, penso che la Fed deciderà per un rialzo poiché tali dati possono essere considerati transitori piuttosto che come deterrenti per un'azione restrittiva della Fed” fa sapere Brian Horrigan che, però, indica nella riduzione del bilancio, il problema principale per la Fed.

“È piuttosto probabile che non si materializzi nessun piano dettagliato questa settimana, ma ritengo che la Fed inizierà a comunicare le sue intenzioni al mercato” dice a tale proposito Brian Horrigan che prevede anche un aggiornamento dell’indagine sulle proiezioni economiche, comprendente anche la revisione del "dot plot".

Intanto, in attesa di sapere se e quali decisioni verranno adottate dalla Fed, da venerdì 9 giugno il Nasdaq Composite ha corretto trainato al ribasso dai principali colossi hi tech statunitensi: da Apple (-3,9%) a Facebook (-3,30%), da Alphabet (-3,4%) a Microsoft (-2,3%), da Tesla (-3,9%) ad Amazon.com (-3,2%) sono stati colpiti da ingenti flussi di vendita sul mercato che soltanto nella giornata di ieri sembrano essersi arrestati.

"Tutti questi titoli avevano registrato di recente ingenti rialzi, quindi ora gli investitori stanno prendendo i profitti", ha dichiarato Doug De Pietro, amministratore delegato della divisione trading di Evercore ISI, che ha poi aggiunto: "Non c'è nessuna notizia in particolare che possa spingere a vendere i grandi titoli tecnologici: si tratta soltanto di una semplice presa di profitto, con una rotazione verso altri nomi”.

In realtà, la violenta correzione del settore hi tech segue un report degli analisti di Goldman Sachs che hanno avvertito gli investitori: titoli come Facebook, Amazon, Apple, Microsoft e Alphabet, che hanno contribuito in modo significativo al rally del Nasdaq, potrebbero essere a rischio correzione. Infatti, la sovraperformance di alcuni titoli guida dell’alta tecnologia americana ha determinato degli estremi di posizionamento nei portafogli degli investitori internazionali, con un affollamento in questi segmenti di mercato e una sotto esposizioni in altri settori.

Una lettura che trova riscontro dal fatto che le perdite più profonde delle blue chips tecnologiche sono state limitate dai titoli dei settori energetico e finanziario: il primo ha guadagnato il 2,5% mentre il finanziario è aumentato dell’1,9%.
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