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Un approccio di lungo termine non significa essere pazienti all’infinito

L’investitore a lungo termine fa spesso la differenza tra gestione attiva e passiva o fai da te ma questo non significa restare ancorati alle scelte di portafoglio.

30 Gennaio 2017 09:33
financialounge -  BlackRock ESG Larry Fink orizzonte temporale pazienza selezione

Una delle prerogative che caratterizzano i gestori attivi di lungo periodo è la coerenza con le scelte di investimento. In particolare, dal momento che le scelte che hanno portato ad investire in una società (piuttosto che su un settore o su un’area geografica o valutaria) sono frutto di un’attenta analisi del bilancio, dello stato patrimoniale, del modello di business e della qualità del management, occorre mantenere in portafoglio i titoli anche se il mercato le sta momentaneamente trascurando (o, peggio, penalizzando) in Borsa.

La differenza, tra l’investimento fai da te, o quello attuato tramite i fondi passivi che replicano l’andamento degli indici di mercato, e la gestione attiva sta proprio nella capacità di selezione le aziende sottovalutate e, di conseguenza, nella consapevolezza che il mercato prima o poi ne riconoscerà il valore intrinseco.

“Il nostro lavoro consiste nel cercare di costruire valore a lungo termine per i nostri clienti attraverso l'impegno e gli investimenti mirati. Ma non vogliamo assolutamente microgestire le attività di di un'azienda. La nostra priorità è infatti quella di garantire che il mangament aziendale sia responsabilizzato per la creazione di valore nel lungo periodo. Tuttavia, un approccio a lungo termine non deve essere confuso con una pazienza infinita” fa sapere Larry Fink, Chairman & Chief Executive Officer di BlackRock.

Infatti, nel momento in cui BlackRock non vede il progresso della gestione aziendale in linea con le aspettative, nonostante l’investimento in portafoglio prosegua da tempo, oppure la società non risponde adeguatamente agli sforzi che la casa d’investimento esercita per proteggere a lungo termine gli interessi economici dei propri clienti interessi, BlackRock non esita ad esercitare il suo diritto di votare contro il board o per ostacolare i compensi ai dirigenti non allineati.

Anche per questo BlackRock ritiene che i fattori ambientale, sociale e di governance (ESG) siano sempre più rilevanti per il business di un'azienda in quanto capaci di fornire indicazioni essenziali sull’efficacia di gestione e, quindi, sulle prospettive a lungo termine della compagnia.

“Osserviamo se una società risulta in sintonia con i fattori chiave che contribuiscono alla crescita a lungo termine: la sostenibilità del suo modello di business e le sue attività, l'attenzione verso l'esterno e i fattori ambientali che possono influire sulla società, e il riconoscimento del ruolo della compagnia come membro delle comunità in cui opera. Una società globale deve mantenere comunque una connotazione ‘locale’ in ogni singolo mercato in cui opera” spiega Larry Fink che poi conclude sottolineando come BlackRock si impegni anche per esaminare dettagliatamente le priorità di una società di investimento per la crescita a lungo termine, come la ricerca, la tecnologia e, in modo critico, lo sviluppo dei dipendenti e il benessere finanziario a lungo termine.
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