Tassi di interesse, resteranno bassi ancora a lungo

Negli ultimi 12 mesi i tassi di interesse delle principali aree valutarie sono ulteriormente scesi. Si tratta di un trend che dura da diversi anni ma che sembrava potesse se non registrare una inversione di tendenza trovare almeno una stabilizzazione visto che i tassi, già nell’agosto 2015 si attestavano sui minimi storici.

Ebbene i decennali americani che erano 12 mesi fa al 2,15% oggi viaggiano intorno al punto e mezzo percentuale, quelli svizzeri sono passati dal -0,06% al -0,61%, quelli del Giappone dallo 0,46% al -0,11% e quelli del Regno Unito dal 2% allo 0,54%: persino i bund decennali tedeschi sono finiti in territorio negativo (-0,10%).

Ma sono in molti a chiedersi, esattamente come (e di più di 12 mesi fa) se, a questo punto, i tassi possano stabilizzarsi. Gli esperti di ETHENEA, la casa d’investimento degli Ethna funds, continuano a credere che i rendimenti resteranno bassi.

“Con i suoi rendimenti positivi, il mercato obbligazionario in dollari USD è uno degli ultimi bastioni di apparente razionalità. Ma riteniamo che anche i titoli di Stato decennali USA, presto o tardi, scenderanno ulteriormente, soprattutto in ragione della ricerca degli ultimi rendimenti positivi da parte degli investitori” commenta Yves Longchamp, Head of Research ETHENEA Independent Investors (Schweiz) AG, secondo il quale tutto questo è quasi destinato ad avverarsi, perché le alternative sono sempre più difficili da trovare.

Per Yves Longchamp, infine, esaminando i più recenti dati pubblicati sulla crescita statunitense relativi al primo semestre del 2016, la volontà o la capacità della Fed di innalzare ancora i tassi di riferimento resta fonte di numerosi dibattiti.