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Il rally estivo azionario? È solo una leggenda metropolitana

Si avvicina l’estate e comincia a circolare l’idea di un prossimo rally estivo azionario: peccato che non esistano prove statistiche evidenti a tale favore.

7 Giugno 2018 09:38

Il Memorial Day è il giorno in cui negli Stati Uniti si commemorano tutti i soldati caduti in guerra. Viene celebrato l’ultimo lunedi di maggio e, per la tradizione, segna l’inizio cerimoniale dell’estate. In concomitanza del Memorial Day, ogni anno, comincia a circolare l'idea che Wall Street potrà beneficiare di un rally estivo azionario. Vediamo però perché, in effetti, si tratta di una leggenda metropolitana senza nessun serio supporto statistico.

LA DEFINIZIONE DI RALLY ESTIVO


La definizione del cosiddetto rally estivo azionario (‘summer rally’) è stata coniata da Ralph Rotnem, socio di Harris, Upham & Co., una società di intermediazione americana. Rotnem ha conteggiato il rally estivo dell’indice Dow Jones Industrials Average (DJIA), partendo dal valore di chiusura più basso dell’indice di Wall Street nei mesi di maggio e giugno per confrontarlo con il valore di chiusura più alto in luglio, agosto o settembre. Ebbene, in base a tale metodologia, il DJIA da quanto esiste (cioè dal 1896) in media ha guadagnato il 12,9% dal suo minimo di maggio-giugno al suo massimo da luglio a settembre.

UN POTENZIALE RIALZO DEL 7,5%


Se ipotizzassimo che il minimo di maggio-giugno del DJIA per quest'anno sia già stato registrato, la regola del rally estivo azionario comporterebbe che il valore dell’indice supererà i 27.000 punti tra luglio e settembre (cioè circa 7,5 punti percentuali al di sopra degli attuali valori). Peccato però che ci siano almeno due critiche che smontano tale teoria. In primis, non si conosce il minimo del DJIA finchè non arriva il 30 giugno. Per esempio, l’indice potrebbe correggere da qui a fine giugno e poi risalire del 12,9% nei tre mesi successivi: se così fosse, il guadagno netto del mercato azionario durante l'estate sarebbe vicino allo zero.

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MA ANCHE UN POTENZIALE RIBASSO DEL 9%


In secondo luogo, con la stessa logica si potrebbe determinare anche la perdita estiva media dal 1896. Ebbene misurando il valore minimo dell’indice DJIA tra luglio e settembre con il valore massimo di maggio–giugno, la perdita media si attesta al 9% circa. Se ipotizzassimo che il massimo di maggio-giugno fosse già stato fissato, ciò significherebbe che l’indice DJIA toccherà un minimo tra il 1 ° luglio e il 30 settembre di 22.770 punti (cioè circa 9 punti e mezzo percentuali in meno rispetto ai valori odierni).

NESSUNA EVIDENZA STATISTICA


Insomma, non sembrano affatto esistere evidenze statistiche tali da spiegare il potenziale (e tanto atteso dagli investitori) rally estivo azionario. L'implicazione immediata per gli investimenti è pertanto quella di rinunciare a qualsiasi speranza che il mercato azionario si possa riprendere nei prossimi mesi soltanto perché arriva l’estate. Se ci sarà un rally a Wall Street non sarà a causa della stagione.

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LA DIFFERENZA TRA INVESTIMENTO E SCOMMESSA


Più in generale, ogni strategia d’investimento deve prescindere da intuizioni e preconcetti che devono sempre essere sottoposti ad un controllo statistico serio. Altrimenti tutto quello che si sta facendo non è un investimento finanziario ma assomiglia molto ad una normale scommessa azzardata.
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