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Portafogli obbligazionari, il ruolo che gioca la duration

Nei portafogli obbligazionari va trovata la giusta duration per non sacrificare i rendimenti e per non aumentare la correlazione con il mercato azionario. 

18 Aprile 2017 10:41
financialounge -  composizione del portafoglio duration mercati obbligazionari

In un contesto di tendenziale rialzo dei tassi di interesse del mercato obbligazionario nel medio periodo, i gestori di portafogli obbligazionari optano per una riduzione della duration (scadenza media dei titoli in portafoglio). Sebbene si tratti di una strategia ragionevole per ridurre gli impatti negativi sul portafoglio derivante dal rialzo dei tassi, occorre trovare la giusta misura della duration per non sacrificare eccessivamente i rendimenti potenziali del mercato obbligazionario. Scopriamo insieme perché.

I tassi di interesse del mercato obbligazionario e i prezzi dei titoli viaggiano in direzione opposta: se i primi salgono i secondi scendono e viceversa. Inoltre tanto più la scadenza del titolo è lontana nel tempo e tanto maggiore è la variazione del prezzo del titolo in funzione della variazione del tasso di interesse. Per esempio, sei mesi fa,all’inizio di ottobre, il btp decennale 1.11.2026 offriva un rendimento dell’1,38%: attualmente paga un rendimento del 2,1% (+0,72%) mentre il suo prezzo ha lasciato sul terreno il 7% del valore. Nello stesso arco di tempo, il btp ventennale (1.9.2036), ha visto salire il suo rendimento dal 2,07% al 2,84 (+0,77%) ma la quotazione è arretrata dell’11,3%: infine il prezzo del btp trentennale (1.9.2046) che 6 mesi fa aveva un tasso del 2,43% e che oggi viaggia al 3,27% (+0,84%), ha perso il 14,8%.  Quindi, più o meno a parità di rialzo dei tassi di interesse, i tre titoli del Tesoro italiano hanno accusato perdite tanto più ingenti quanto più la loro scadenza fosse lontana nel tempo.

Tuttavia, se agire sulla ‘duration’ può rivelarsi efficace in uno scenario di tassi di rendimento al rialzo è indispensabile approfondire due fattori. In primis, diminuendo la scadenza media dei titoli obbligazionari si opta per un flusso cedolare inferiore. Inoltre riducendo la duration il rischio di credito (ovvero della qualità degli emittenti) aumenta in modo significativo: un fattore che provoca un incremento della correlazione con le azioni e che, di conseguenza, limita la funzione di diversificazione tipica dei portafogli obbligazionari.

Ecco perché non basta ridurre la duration ma la gestione della scadenza media dei titoli in portafoglio deve essere gestita in modo flessibile e dinamico: occorre cioè riuscire ad adeguare nel tempo (e in funzione dell’andamento del mercato) il giusto mix di portafoglio per non rinunciare ai rendimenti che il mercato obbligazionario offre e per scongiurare di incrementare la correlazione con il mercato azionario.
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