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Più investimenti in sicurezza e protezione delle infrastrutture critiche

Nel nuovo mondo globalizzato cresce di importanza la sicurezza e la protezione delle persone, delle infrastrutture, dei dati e delle comunicazioni.

21 Settembre 2017 09:39
financialounge -  Credit Suisse cyber crime infrastrutture Reto Hess sicurezza

I recenti attacchi terroristici, l’ultimo dei quali in ordine di tempo a Londra venerdì scorso, stanno rafforzando la convinzione secondo la quale si rendono sempre più urgenti e necessari maggiori investimenti nella sicurezza civile al fine di proteggere aree pubbliche come le piazze delle città, le metropolitane, le stazioni ferroviarie, gli aeroporti e gli stadi. Nel nuovo mondo globalizzato viene infatti attribuita enorme importanza alla sicurezza e alla protezione.

“Alla luce di eventi quali attacchi terroristici, crisi dei profughi, catastrofi naturali e accresciute tensioni geopolitiche, riteniamo che i governi entranti con un mandato forte investiranno sempre più in sicurezza e difesa per restituire la fiducia al ceto medio” sottolinea Reto Hess, Single Security Research Equity di Credit Suisse, che mette peraltro in relazione questo fenomeno con il malcontento sociale.

Ecco perché è assai probabile che i governi appena eletti e quelli che lo saranno a breve dovranno quasi inevitabilmente incrementare la spesa per sicurezza e difesa sulla scia dei recenti attacchi terroristici, dell’escalation delle tensioni geopolitiche e delle catastrofi naturali. Si tratta di un trend che prefigura anche un aumento della spesa per la difesa.

“In base ad un recente rapporto Deloitte, si stima che i proventi delle società globali della difesa cresceranno del 3,2% nel 2017, guidati dalla difesa USA. Inoltre, sulla scia delle aumentate tensioni geopolitiche, paesi come Cina, Russia o Corea del Sud hanno aumentato il budget della difesa e alcuni paesi membri della NATO sono sotto pressione affinché innalzino la spesa per la difesa verso l’obiettivo del 2% del PIL reale stabilito dalla NATO” specifica Reto Hess convinto che anche la sicurezza civile e la protezione delle infrastrutture critiche vedranno un’accelerazione degli investimenti.

“Gli investimenti dedicati al controllo degli accessi, ai sistemi di comunicazione e alla sorveglianza, all’individuazione di esplosivi o ai servizi di sicurezza con addetti alla vigilanza armati, sono destinati a registrare un solida crescita. Grazie all’evoluzione delle nuove tecnologie (in particolare i Big Data e l’intelligenza artificiale), i prodotti e i servizi dedicati alla sicurezza diventano più intelligenti e connessi. Inoltre, le infrastrutture critiche come centrali nucleari, infrastrutture delle telecomunicazioni o fornitura idrica dovrebbero essere meglio protette data la loro enorme importanza” spiega Reto Hess che poi passa all’altro capitolo di fondamentale importanza, la cyber security: “Secondo Symantec, i cyber-attacchi con finalità sovversive sono diventati una nuova forma di attacco mirato di alto profilo nel 2016. Di conseguenza, hanno acquistato importanza sul piano politico” afferma Reto Hess ricordando come la spesa in prodotti per la sicurezza informatica abbia toccato 122,5 miliardi di dollari l’anno scorso, e dovrebbe crescere del 10% annuo nei prossimi cinque anni.

“La spesa è guidata dallo spiegamento di miliardi di dispositivi di Internet of Things (IoT) non o poco protetti e da circa 70 milioni di malware in circolazione a livello globale. Con un’enfasi sul miglioramento delle infrastrutture vitali, ci aspettiamo pertanto di assistere a un incremento della spesa federale per la sicurezza, che dovrebbe favorire le imprese di cyber security” conclude Reto Hess.
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