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Piazza Affari, per gli strategist americani i prezzi attuali sono giusti

Le azioni italiane hanno registrato una forte correzione sulla scia dell'ultimo caos politico del paese, ma per gli strategist americani non sono diventate un grande affare.

14 Giugno 2018 09:24

Comprare le azioni italiane dopo la forte correzione di queste ultime settimane? Secondo una casa d’investimento americana, che in una dichiarazione alla testata online marketwatch.com ha preferito mantenere l’anonimato, non è ancora il caso, dal momento che i prezzi più bassi per le azioni italiane hanno una spiegazione legata ai fondamentali.

SWITCH DA PIAZZA AFFARI A FRANCOFORTE


Il premio per il rischio (cioè quanto le quotazioni correnti ripagano gli investitori rispetto ai titoli obbligazionari privi di rischio) è ora più limitato alla luce della forte instabilità politica del paese. Per questo gli specialisti della casa d’investimento hanno raccomandato ai propri clienti di prendere profitti sulle azioni italiane e reimpiegare le somme incassate investendole nelle azioni tedesche.

PREMIO AL RISCHIO RIDOTTO


Allo stesso modo, gli strategist di Société Générale notano che, se gli investitori guardano indietro al 2016, piuttosto che ad un mese fa, il mercato azionario italiano non risulta affatto attraente così come sembrerebbe. Piazza Affari negli ultimi dodici mesi ha trattato con un rapporto p/e (prezzo / utili stimati) intorno a 12,4 rispetto ad un p/e di 11,1 del dicembre 2016. Pertanto, il suo sconto sui prezzi, rispetto al resto dell'Europa, è sceso a circa il 14%, in calo dal 21% del dicembre 2016, scrivono gli analisti di SocGén.

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INVESTITORI INTERNAZIONALI AI MARGINI


"Prevediamo che gli investitori internazionali restino ai margini, almeno fino a quando i disordini politici non si raffredderanno" affermano gli esperti di SocGén, aggiungendo che i flussi di acquisto verso Piazza Affari potrebbero rimanere piuttosto deboli per diversi mesi. Gli investitori stanno aspettando di vedere come una coalizione euroscettica guidata dai due maggiori partiti anti-establishment in Italia (Lega e Movimento 5 stelle) governerà la nazione: la convinzione che sta prendendo corpo tra gli osservatori è che qualunque cosa accada, i politici che sostengono le modifiche alle regole della zona euro e dell'Unione europea, e anche a favore di maggiori spese, sembrano aver guadagnato terreno.

RETORICA ANTI EURO E ANTI UE


"La crisi è stata provocata da un cambiamento nell'atteggiamento dei partiti radicali italiani. Avevano in gran parte abbandonato la loro precedente retorica anti-euro e anti-UE, ma ora sembrano averla riabbracciata” ha dichiarato Holger Schmieding, capo economista di Berenberg, che ha poi aggiunto: "Un premio di rischio più elevato per le obbligazioni italiane e prezzi più bassi per le azioni italiane hanno quindi una ragione legata ai fondamentali, sebbene l'entità della correzione possa essere discutibile".

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LE VENDITE POTREBEBRO NON ESSERE FINITE


C’è però anche chi ricorda come l'economia rafforzata dell'Italia possa compensare le preoccupazioni politiche. Inoltre il paese è abituato a rapidi avvicendamenti al governo, con quasi 70 esecutivi dalla seconda guerra mondiale. Inoltre, le coalizioni possono disfarsi. Holger Schmieding, in ogni caso, sebbene intraveda solo un modesto rischio di una vera ‘italexit’ (uscita dell’Italia dall’euro), avverte che le vendite in Piazza Affari potrebbero non essere finite.
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