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Christophe Bernard

Perché gli investitori dovrebbero mantenersi freddi in questo scenario

10 Febbraio 2016 09:24
financialounge -  Christophe Bernard fondamentali prudenza Vontobel
Quando a dicembre gli indici di Borsa europei sono scesi di oltre cinque punti percentuali, diversi investitori e asset manager hanno aumentato l’esposizione all’equity europeo. Ma dopo le prime due settimane di gennaio durante le quali le piazze finanziarie del Vecchio Continente hanno lasciato sul parterre altri 10 punti percentuali le certezze hanno cominciato a vacillare.

Nel frattempo gli indici azionari europei hanno proseguito la corsa al ribasso (dal primo gennaio a ieri lo Stoxx 600 per esempio segnava un -15,4%) e l’ansia è cresciuta ulteriormente anche perché persino gli interventi delle banche centrali (quello del 29 gennaio adottato dalla Bank of Japan e quelli annunciati da Draghi per il prossimo mese di marzo) non sono riusciti a fermare il violento sell off (vendita senza limitazione di prezzo e di quantità di titoli sul mercato). Ma, nonostante questo difficile contesto di mercato, alcuni esperti suggeriscono di non farsi travolgere dal panico.

“Mentre siamo riusciti con ampio anticipo a identificare le questioni pericolose che circondano le materie prime e i mercati emergenti e, in modo tempestivo, abbiamo adottato le giuste contromisure in portafoglio, non siamo riusciti a fare altrettanto per anticipare lo stress attuale dei mercati che sta peraltro diffondendosi anche in altri segmenti e che ha innescato le perdite recenti” rivela Christophe Bernard, Chief Strategist di Vontobel che, guardando gli attuali livelli di mercato, ritiene che gli investitori stiano scontando uno scenario eccessivamente pessimistico. Questa situazione, secondo lo strategist, fa pertanto emergere una serie di attività con un potenziale di rialzo significativo una volta che i fondamentali economici e finanziari avranno riguadagnato la giusta considerazione.

“Manteniamo pertanto la nostra posizione in sovrappeso moderato verso i mercati azionari e le obbligazioni ad alto rendimento. Tuttavia, dal momento che non intravediamo alcun sbocco immediato verso una risoluzione delle attuali ragioni di tensione sui mercati, ci aspettiamo che la volatilità resti piuttosto elevata nel prossimo periodo. Allo stesso tempo, ci impegniamo a seguire con attenzione l’evoluzione della crisi dei mercati e, in particolare, i rischi sistemici che potrebbero influenzare l'economia reale. In ogni caso, al momento riteniamo che gli investitori dovrebbero mantenersi freddi in questo scenario “
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